Qualche cittadino ci ha scritto segnalando la lettera della sorella di Don Pietro riportata su vari giornali e siti internet, ma crediamo che le questioni familiari debbano restare in famiglia, e che la Zanzara debba restare un blog malefico e "blasfemo". Preferiamo riportare la notizia dell'elezione a coordinatrice di SEL di Anita Pirovano, di Molteno.
"Anita Pirovano a soli 31 anni è stata eletta lo scorso giugno, coordinatrice provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà - sezione di Milano. La giovane, nata e cresciuta a Molteno, ora vive proprio nel capoluogo lombardo. Dopo aver conseguito una laurea e un dottorato in psicologia sociale, si è dedicata alla ricerca in università. Da diversi anni lavora presso Arci, un'associazione che si dedica alla cultura e alla promozione sociale. In particolare, Anita si è occupata di immigrazione, antirazzismo e coesione sociale". (da CasateOnline)
Le facciamo i nostri complimenti e il nostro in bocca al lupo. Purtroppo Sel è un partito di sinistra, cioè destinato a non governare mai, o a governare per poco, in tempi come questi. Che possano riuscirci in qualche modo è il nostro augurio per lei e per qualche donna del suo movimento.
Ma non può fare il Sindaco a Molteno!!??
BRAVA!!
RispondiEliminapurtroppo Molteno è lo specchio dell'Italia: molti dei migliori se ne vanno!
RispondiEliminaE chi sarebbe uno dei migliori? De Capitani o la Corti forse??? meglio così!
EliminaAmati, Muscetti, De Capitani, Corti non dovrebbero più ricandidarsi, come non dovrebbe più farlo Proserpio per manifesta incapacità, sua e della sua giunta. Troppe scempiaggini concentrate in 4 anni: villa bosisio, crossodromo, ex-asilo, cimitero, opere realizzate e non realizzate, gestione delle associazioni, dei dipendenti, dell'emergenza sociale, del verde pubblico, della partecipazione, solo disastri. Ah no, la rotonda in piazza stazione non è male, peccato non serva a un cazzo.
EliminaDovrebbe candidarsi e vincere qualcuno di nuovo, ma non ancora questi, per l'amor di Dio, chiunque ma basta boriosi col papillon
De Capitani e la Corti non se ne sono andati a quanto mi risulta... Tanti/e moltenesi se ne vanno invece perche a Molteno, oltre alla noia, a volte regna anche la perfidia e l ipocrisia. Troppe persone non sono oneste, non parlano chiaro, non si salutano o peggio si girano dall'altra parte quando le incontri per strada! Spero che le nuove generazioni siano migliori di quelle che ho conosciuto io..
EliminaVendula l'è brau, ma l'me pias mia
RispondiEliminaQuote rosa anche in giunta, che in questa a noi donne ci fanno fare da soprammobile
RispondiEliminaneppure quello, in giunta di donne non ce ne sono.
EliminaUna zanzara
Complimenti ad Anita.
RispondiEliminaNon sono d'accordo sul commento riguardo la lettera aperta di Lella, la sorella di Don Pietro. Non si tratta di fatti privati, ma dell'emarginazione subita e dell'ipocrisia di alcuni che gli sono stati accanto. Purtroppo abbiamo dimostrato poca sensibilità verso una persona fragile che avrebbe bisogno di aiuto, comprensione ed amicizia. Oltre ai suoi superiori, che evidentemente lo andavano a trovare per interesse di categoria, anche i bravi cattolici moltenesi, quelli che tutte le domeniche fanno la comunione, gli hanno voltato le spalle. Questo ci riguarda tutti.
Auguri Don Pietro, coraggio, a Molteno c'è ancora qualcuno che ti ricorda con affetto, che prega per te e ti aspetta.
però nella lettera non abbiamo visto nomi e cognomi e poi si sa, che in qualunque famiglia, la malattia riduce all'osso le persone al proprio fianco... Che a sparire siano membri della curia non è un'aggravante, non è che essere preti renda migliori. La sorella avrebbe dovuto fare nomi e cognomi, puntare il dito contro tizio e caio, avrebbe dovuto farlo, magari leggerà la zanzara e lo farà...
Eliminaanche se la sorella non ha fatto nomi e cognomi(a questo proposito la si può anche capire) chi vive a Molteno, dalle frasi contenute nella lettera, può arrivare autonomamente a farsi un' idea sulle persone a cui si riferiva facenti parte del mondo vicino alla Parrocchia. Comunque anche chi non è vicino ad essa può identificarle dopo averla letta. Non mi sembra molto difficile.
EliminaPrima di accusare i "superiori" di Don Pietro e prima di accusare i "cattolici moltenesi", conviene informarsi e riflettere. La Parrocchia di Molteno è da alcuni anni inserita all'interno di una Comunità Pastorale (con Garbagnate, Brongio e Sirone) comprendente circa 6-7000 persone. Un'organizzazione di questo tipo, per poter funzionare, necessita di una guida nel pieno delle proprie forze fisiche e psicologiche. Pertanto, se i superiori hanno incontrato Don Pietro anche (e non solo) per capire il suo stato di salute e di conseguenza per prendere decisioni, hanno semplicemente portato a termine uno dei compiti richiesti dal loro ruolo e dalle loro funzioni. O si preferiva lasciare la Comunità per altri mesi/anni in balia di miglioramenti o peggioramenti delle condizioni di salute di un uomo? Tra l'altro mi risulta che formalmente Don Pietro è rimasto Parroco in attesa di una sua possibile e sperata ripresa. Infine: so per certo che molti "cattolici moltenesi"(e non) non solo non hanno voltato le spalle al loro pastore, ma si sono recati spesso ad incontrare Don Pietro quand'era in fase di riabilitazione presso la Clinica Villa Beretta. E so per certo che le preghiere di molti fedeli, sia in forma personale che in forma comunitaria, sono state e sono molto intense e frequenti. Quindi, prima di giungere a facili conclusioni contro la "gerarchia" e contro il "popolo cattolico pecorone", è meglio informarsi e riflettere senza pregiudizi.
Eliminanon si può che essere d'accordo sulla necessità di una guida operativa...è logico, può sembrare affrettato a qualcuno ma è doveroso. Quanto al chi ha "voltato le spalle" "non ha voltato le spalle" che dire, ciascuno risponde a se stesso. Chiarimento opportuno
Eliminanon succede più niente a molteno?
RispondiEliminale cose succedono, è solo che tutti tacciono!
Eliminaad esempio non avete notato che l'asfalto riservato ai pedoni davanti al cimitero è stato dipinto di rosso?
Porta sfortuna il rosso davanti al cimitero! Maleficio!
Eliminadovevano dipingerlo di azzurro.
EliminaSuccedono...la famiglia Battisti ha ridato i soldi al Comune ed è partito il piedibus permettendo al Comune un bel risparmio.
RispondiEliminamike
bene, così potranno utilizzarli per il prossimo anno, i soldi della causa... non c'era il piedibus? c'è ovunque...
Eliminacerto che è stata una bella partita di giro! Che fretta di pagarli questi soldi, forse per poter dire in Consiglio Comunale ad ogni occasione che sono stati una uscita per le casse comunali. Chissà se ora Chiarella ne parlerà ancora con così tanta insistenza come entrata!
Eliminate pareva, una notizia buona e una che ripiomba proserpio & C. nel limbo dei senzapalle... un anonimo che ci ha informato che in seguito al ricorso del dipendente accusato di furto di un vibratore per aiuole il sindaco vuole patteggiare. Che figura di merda, come si può accusare qualcuno di furto e poi patteggiare? Con che le hanno pagate le spese legali, coi soldi del piedibus, bell'affare...
RispondiEliminama per il piedibus, bisogna spendere soldi? non è un'iniziativa per risparmiare soldi pubblici fatta da volontari? c'è qualche cosa che non quadra.
EliminaParlavo del piedibus per dire che il comune ha risparmiato (dice) 90mila euro,è un bel servizio e non grava sulle casse comunali.
Eliminamike
economicamente è una manna dal cielo non dover appaltare il servizio di trasporto scolastico, riuscire a risolvere con piedibus e mezzi propri è ancora possibile, in Comuni piccoli, impossibile da farsi per Comuni più grossi
Eliminail piedibus è totalmente gratuito, ci mancherebbe di far pagare per andare a piedi...
RispondiEliminasecondo te ci sarebbe qualche anormalità visto che tra poco pagheremo anche l'aria che respiriamo?
EliminaSe è vero Don PIETRO, dopo essere stato sottoposto ad un'altro intervento, è ritornato a Villa Beretta e sembra che stia meglio e parla.
RispondiEliminaQuesta si che è una bella notizia.
Tanti auguri don Pietro.