Tra pratiche di routine e qualche comprensibile impaccio nell'indossare la fascia tricolore, prontamente raddrizzata dallo scattante avvocato nonché vicesindaco Giuseppe Chiarella, il nuovo sindaco di Molteno Mauro Proserpio ha officiato ieri sera il suo primo consiglio comunale nella sala consigliare che lo ha visto fino a novembre 2008 vestire i panni di vicesindaco della coalizione uscente. Forte di una vittoria schiacciante il neoeletto primo cittadino moltenese ha lanciato all'opposizione un messaggio che voleva essere forse distensivo ma che è finito per suonare minaccioso e oltraggioso nei confronti dei consiglieri di minoranza. "Sospenderò il consiglio comunale, e manderò tutti a casa, non appena si scivolerà nella polemica inutile, degna della peggiore bettola (evidentemente lui è appassionato delle trattorie stellate Michelin), come è puntualmente avvenuto negli ultimi cinque anni". E ancora:"Noi abbiamo la maggioranza per governare anche senza l'opposizione. Vogliamo cercare il dialogo costruttivo ma se ciò non sarà possibile non esiterò a buttare tutti fuori".
In soldoni: o con noi o siete fottuti. La maggioranza assoluta del paese ci ha votati quindi ora per 5 anni facciamo quello che ci pare. Un già sentito dal forte sapore berlusco-mussoliniano che va a stridere con quel riavvicinamento del comune al cittadino che è stato uno dei cavalli di battaglia della sua discussa campagna elettorale. Il resto è stato il solito sproloquio sul rispetto degli impegni assunti con gli elettori, sulla nuova politica sociale in favore dei minori e degli anziani (che ne sarà di noi, semplici adulti condannati a una vita borderline??), e su una vaga linea di tutela dell'ambiente.
Guance paonazze e cravatta stretta a trattenere l'ira nei confronti di chi, come Giuliano Colombo, suo ex compagno di coalizione, gli ha dato velatamente del giovane presuntuoso e voltagabbana, Proserpio ha rintuzzato le stoccate degli avversari glissando completamente sulla questione della spudorata campagna elettorale portata avanti in suo favore dalla curia moltenese fin da prima di Natale, motivo principale che ha convinto Bruno Amati, capogruppo della lista "Voltiamo pagina per Molteno", a rinunciare sdegnato alla carica di consigliere. In attesa di rendere operative le nuove leve disposte a scrivere su questo blog che vuole aiutare la nuova amministrazione comunale nella sua lotta a favore della pubblicità e della trasparenza , la mia anima laica cerca avidamente altre testimonianze sul ruolo che ha avuto la chiesa nel quasi plebiscito del candidato della lista Vivi Molteno. Perché a me certe pagine di bassa politica clericale piace leggerle e rileggerle e rileggerle ancora, come se fossero scritte dalla penna di Guareschi.
N.T.
non male la zanzara di molteno, anche se mi ricorda un po' cruciani, che non è proprio il mio ideale. in ogni caso svolgi al meglio il tuo ruolo di "tafano"! In bocca al lupo! io continuo a leggerti.
RispondiEliminaJ
Problemi di chi zompa da una parte all'altra, dover poi sopportare un'opposizione "antipatica". E poi la politica, l'amministrare, è guerra, neanche tanto fredda. A parte gli attacchi personali tutto è lecito, tutto è ammesso. Magari chi ci sta da più tempo è più preparato, ma ci si abitua in fretta...
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RispondiElimina@ papy (??) Jack: Cruciani sta sulle palle anche a me, e il sito di un tal tafanus già esiste...e poi di zanzare a Molteno ce ne sono taaaante, ben più dei 1200 elettori della giunta in carica. A proposito, una proposta alla nuova amministrazione: diamoci dentro con la disinfestazione! Morte alle zanzare con le ali, lunga vita ai bloggers.
RispondiEliminaEvviva la nuova politica, evviva i nuovi amministratori, evviva la curia scesa in campo per darci il cambiamento, evviva i kilometri in passeggino, evviva i sorrisi a 32 denti, evviva i "saltafossi", evviva i cuori che battono pd e diventano azzurro buzzi, evviva i leghisti trasformati.
RispondiEliminaEvviva i nuovi !!!!!!!!
Ora comunque pensate veramente al paese amministrate "how need be done" e proponetevi di rivincere le prossime amministrative per merito evitando di rimischiare il diavolo e l'acqua santa
grazie
Fatti... Fatto: la curia ha chiesto a due esponenti di una lista concorrente a quella di don mauro di farsi da parte. Ce ne sono altri 20 di recenti episodi come questo. Lasciamo nomi-cognomi-circostanze al loro posto, tanto cambia poco, nessuno potrà smentire.
RispondiEliminaCerto che , per chi la pensa come me, è dura da accettare. Difficile da accettare che membri della Chiesa possano avere un qualche interesse a schierarsi così volgarmente da una parte piuttosto che da un'altra.
Difficile per chi la pensa come me, per chi pensa alla Chiesa come missione, come lotta alla povertà, al disagio, all'intolleranza. Per chi pensa alla funzione educatrice della Chiesa.
Forse è vero però, è come coi magistrati, si mandano quelli bravi dove ce n'è bisogno. Forse davvero nei nostri paesini ci basta avere un parroco che a natale benedice in qualche casa e in qualche altra no, che spalanca le porte a qualcuno e a qualcuno le chiude in faccia.
A me non basta. Non mi basta un parroco che pensa al bilancio, per quello ci sono i ragionieri. Non mi basta un parroco che da pacche sulle spalle ai funerali, per quello ci sono le persone che ci vogliono bene davvero.
La mia visione della Chiesa è questa, è san Francesco, è madre Teresa, sono i preti delle periferie delle città. Sono in preti in prima linea nelle battaglie sociali, nelle strade.
Come siamo lontani qua, come siamo lontani se la più grande preoccupazione del parroco e dei suoi galoppini è che le elezioni le vinca mauro piuttosto che anselmo. Ma che gli cambia?! Che gli cambia se la sua funzione è quella di aiutare tutti, sempre e comunque!! Se la sua funzione è quella di accogliere tutti a braccia aperte!! Ma i Vangeli non dicono questo?
So che pochini la pensano come me, ma pace, mi tengo la mia idea, finchè qualcuno mi dirà che è sbagliata.
Oggi sono cattivo e anticlericale come giusto che debba essere se ci si deve parlare chiaro e a cuore in mano.
RispondiEliminaE' normale che l'amministrazione vincente sia la piu adeguata al governo del paese, la curia era stufa del precedente peppone e facendo le veci del popolo bove ha fatto la sua scelta.
Certo mentre scrivo mi viene da pensare che è veramente uno schifo.
Altro che nuovi politici, questi puzzano di vecchi abiti in naftalina che ti toppano le narici sono scafati navigati e per comodo impomatati.
Dove si può trovare integrità in tutto questo?
Ma il tempo è giudice ed il mio ottimismo mi orienta verso futuri migliori,sarà che tutto questo vecchio di nero o azzurro vestito lascierà il tempo a cose pù umane ad una gente migliore.
Per ora io aspetto e ciò che aspetto deve solo arrivare.
TOLLERANZA ZERO, MA IL PROGRAMMA NON C’E’
RispondiEliminaTra i vari consigli comunali che in questi giorni si sono celebrati nei comuni brianzoli, quello di Molteno di lunedi 22 giugno che ha segnato l’esordio del mandato del nuovo sindaco Mauro Proserpio è stato l’unico ad essersi contraddistinto sul giornale “La Provincia di Lecco” col titolone “TOLLERANZA ZERO”, un titolo di solito riservato a fatti o argomenti che riguardano l’ordine pubblico oppure il codice della strada ma mai quel consesso altamente democratico che è, o dovrebbe essere, un consiglio comunale.
Il sindaco è stato molto esplicito, ribadendo diverse volte lo stesso concetto: non potrà tollerare da parte dei consiglieri dell’opposizione attacchi personali e interventi da bettola. Avendo ottenuto dall’esito elettorale la maggioranza assoluta, il sindaco può tranquillamente fare a meno delle minoranze e non esiterà a sospendere il consiglio mandando a casa tutti qualora la discussione dovesse prendere una brutta piega, cioè non fosse nei termini di una “critica costruttiva” cui non si può certo costringere una minoranza consigliare che rappresenta tre liste alternative alla sua e che ovviamente sarà critica verso un programma che non condivide e che non intende costruire.
Mandare tutti a casa se non si riga dritto, ha detto e ripetuto con baldanza, quasi che fosse questo il tema centrale della serata, rintuzzando appena le critiche prontamente sollevate, rinviando al mittente a denti stretti, in nome della trasparenza e della partecipazione, la richiesta di una bacheca e di un luogo per le riunioni per le minoranze consiliari.
Stupefacente il tempismo: un momento prima un breve discorso sul voler riavvicinare la comunità all’amministrazione, il voler favorire maggior partecipazione e collaborazione, un momento dopo queste affermazioni molto poco democratiche che offendono sia nei toni che nel merito la dignità di un’opposizione che, non fosse altro che per il rispetto dovuto al mandato elettorale ricevuto da quasi mille elettori, deve fare la sua parte nella libertà dei ruoli.
Un esponente di minoranza, dopo aver lanciato ben più gravi critiche, abbandona la seduta e se ne va., sdegnato.
Di quello che doveva essere invece l’argomento centrale dell’assemblea, e cioè la presentazione del programma dei 5 anni di mandato, si è parlato appena: un sorvolo molto generico, evitando con cura di parlare di cose concrete, di interventi da realizzare (salvo un accenno ad una futura casa di riposo per gli anziani del paese).
Generoso nel proibire, parco nel proporre: non è stato un bell’ esordio quello del sindaco Proserpio in questo avvio di legislatura a Molteno. Noi siamo pronti e aspettiamo.
Giusi Corti
Coordinamento Progetto Molteno 2009
@ Giusi: se vuoi entrare nel nugolo di zanzare mandami la tua email a nick.tough@email.it
RispondiEliminache ti mando l'"invito", così puoi anche sceglierti eventualmente uno pseudo "letterario" e postare in prima pagina. Buona giornata, N
Credo che il nodo della questione non sia chi ha vinto, nè come deciderà di amministrare (francamente la cosa non mi interessa granchè) ma sia questo: è accettabile che dai seggi un assessore dell'attuale maggioranza chiami don william al telefono e gli dica euforico "Abbiamo vinto!". E che la sera stessa don william vada a festeggiare con la coalizione vincitrice!!
RispondiEliminaA chi non si pone il problema nel caso specifico chiaramente non fregherà una cippa della questione della laicità dello stato.
Ma la questione c'è, e rimane, per chi ha un filo di cervello.
Allora, ex post, devo dedurre che la passata amministrazione abbia fatto bene, sotto questo punto di vista, se la parrocchia ha deciso di scendere in campo in modo così sfacciato.
Chi il sindaco faccia il sindaco, che il prete faccia il prete.
Che schifezza
Ciao sono un ex moltenese anch'io e la "Zanzara" la scrivevamo circa una trentina d'anni fa e qualcosa in piu' (che nostalgia!) con amici come Edoardo Lavelli, Gianni Gerosa e Sergio Longoni, che è stato poi per molti anni consigliere comunale di Oggiono.
RispondiEliminaVolevo dirti che se vuoi puoi mandare i tuoi articoli anche a Leccoprovincia.it (www.leccoprovincia.it) alla email direttore@leccoprovincia.it .
Ciao e tienimi aggiornato
grazie prof. A presto, buona giornata
RispondiEliminaSabato compare a Molteno la locandina del Giornale di Lecco che mette in rilievo la censura del consigliere dimissionario Amati riguardo la scesa in campo della parrocchia nelle ultime elezioni. Poi, il giorno dopo, viene stranamente coperta da altro. Non è sempre vero il detto "a pensar male non si sbaglia mai" però...
RispondiEliminaQualcuno sa darmi una spiegazione?
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RispondiElimina...è un po' come se il Papa dicesse dalla finestra del Vaticano: "Fedeli, non votate per Rossi alla presidenza del consiglio, votate per Bianchi". Lì ci sarebbe una rivolta di piazza (non quella del vaticano chiaramente, che applaudirebbe beata), qua al massimo ci sono 2/3 sfigati/e che scrivono su un blog.
RispondiEliminaPerò mi rifiuto di pensare che a Molteno non ci siano persone che dicano "Cazzo, hai ragione, non è giusto, non è cosi che dev'essere".
Ma che è, moltenesi, c'avete tutti paura dell'uomo nero!?
Se è così, ben vengano zone industriali in tutti gli angoli di Molteno, ben vengano le discariche vicino al golf, ce le meritiamo, ci meritiamo di respirare smog e merda...
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