martedì 20 ottobre 2009

Ma cos'avrà voluto dire??

Il nostro don, nel corso di due prediche di settimana scorsa, ha detto spazientito che i preti non possono essere toccati. Qualcuno sa dirmi in che contesto l'ha detto, e in riferimento a cosa?
Scusate, non vado più in chiesa, sarà che scemenze così non ho proprio voglia di sentirle, o che i preti filoberlusconiani mi fanno venire la pelle d'oca...

18 commenti:

  1. @ Winnie: oh, vedo con piacere che hai imparato a postare. Certo che se parti attaccando il Don non vai da nessuna parte. Scrivi due righe sulla Protezione Civile e vedrai che successo! Sono un po' polemico oggi, ho appena risposto a i Moltenesi e compagni che mi han dato del bigotto oscurantista...eheheh, a me, capito??

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  3. risposta E: il don sa di aver fatto una grossa cazzata, e sa che non tutti sono così propensi a far finta che non l'abbia fatta...
    Comunque (sto verificando), se quanto il don ha detto a maggio al rosario al CAI è vero scrivo ai giornali, al Vescovo, al sindaco, al Papa, a berlusconi e al gabibbo...

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  4. Al termine del Rosario, nell'omelia che segue, pare abbia fatto accenno alle imminenti elezioni amministrative, esprimendo così il suo elettoral-pensiero:"via i comunisti, è ora di cambiare..." Riferimento chiaro e diretto all'ex sindaco e agli ex amministratori.
    Se questa non è una pubblica indicazione di voto!

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  5. bip - bip - bip! (autocensura) Meglio non scrivere a caldo.

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  6. ...farò così, perchè ho avuto conferma che le parole esatte sono state :"è ora di mandare a casa i comunisti, anche a molteno". Parole dette dopo un rosario, per cui la già debole difesa del don sui giornali, fondata sulla distinzione tra sfera pubblica e privata, va a farsi benedire... Parole dette non a casa sua, ma nella sede di un'associazione. Ma come si permette?!
    Scriverò al Vescovo e magari per conoscenza al nostro parroco, perchè vorrei una risposta, da entrambi.
    Chi vuole potrà firmarla, dopo averla vista, chiaramente. Che abbia detto comunisti, piuttosto che fascisti o altro non cambia la sostanza.
    Non sarà una lettera politica, non c'entra che io stia ideologicamente a sinistra. Sarà più che altro sull'ignoranza, sulla mancanza di rispetto verso le persone, ma soprattutto verso il ruolo che un parroco dovrebbe avere.

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  7. Il Don in merito al'omelia: sottoscrivo e concordo:
    PAROLE SANTE!

    In tutti i sensi

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  10. PARLIAMO DI COMUNISTI E DI FASCISTI,
    ma degli italiani non se ne parla mai,
    Dove sono finiti i nostri diritti?

    Poniamoci delle domande non stupide:
    se perdi il posto di lavoro oggi come oggi crisi compresa,non trovi più niente.

    Attenzione...non voglio che risulti una frase razzista perchè non lo sono,ma un italiano rimarrà senza lavoro uno straniero no.
    Contiamo quanti Moltenesi sono disoccupati e quanti stranieri,molti italiani pochi stranieri.

    Questo,comunque grazie anche alla chiesa e a tutto le persone che girano intorno ad essa,
    bisogna aiutare il prossimo ma noi chi ci aiuta.

    Il caro Don e piccolo Don hanno ultimamente fatto un pò di confusione per quanto riguarda chiesa e politica,mescolando più volte il tutto in un unico pentolone.

    Bisogna far capire ai così detti bigotti che sono due cose ben distinte e di preoccuparsi di più a sistemare la propria gente,prima di far opere di beneficenza per gli altri.

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  11. @ anacleto: nonostante credo di essere parecchio lontano dal modo di pensare della lega devo dire che sull'argomento sono abbastanza d'accordo con te. In linea di principio prima i cittadini, poi gli stranieri. Sennò l'idea stessa di Stato e cittadinanza andrebbe a farsi benedire. C'è però da dire che non tutti gli italiani sono disposti a fare anche i lavori più umili e/o faticosi. Ed è qui che si inseriscono gli stranieri. Del resto con 'sta folle corsa alle lauree e alle specializzazioni tanti italiani sono diventati schizzinosi. Finché se lo possono permettere...

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  12. ...non sono per niente d'accordo, chi ha diritto di stare in Italia ha gli stessi diritti, in tutto e per tutto, degli altri. Diritto al lavoro, alla casa, all'istruzione, all'aiuto delle istituzioni, ecc. ecc.
    Chi è qua non ha avuto molte scelte, per cui non mi pare un motivo, la cittadinanza, per dargli un calcio in culo...
    Dobbiamo solo aspettare il ricambio generazionale; quando i bambini di oggi staranno fianco a fianco per anni nelle scuole con gli stranieri, e quando arriverà a essere vissuta dai giovani come una cosa normale tutti i beceri pregiudizi saranno spazzati via.

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  13. Certo carissimo Winnie aspetteremo che i nostri figli cresceranno insieme ad altri bambini venuti da altre nazioni solo se riusciremo a sfamarli per farli crescere,visto che di lavoro non ce nè.


    Nick,non tutti sono figli di persone che possono mantenerli fino alla laurea,
    non credo neanche che tutti gli Italiani abbiano la puzza sotto il naso per rifiutare un qualunque lavoro.
    Se una persona ha realmente voglia di lavorare prende tutto quello che gli viene offerto senza arricciare il naso,a fine giornata se la pancia è vuota fa male.

    E non sono ne un leghista ne un comunista,ma tanto meno un razzista.

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  14. Forse Winnie sei troppo giovane per ricordare
    che i nostri vecchi quando emigravano in Svizzera attenzione la Svizzera è qui a uno sputo,la sera dopo aver lavorato dovevano ritirarsi nelle loro baracche altrimenti erano botte,

    ma la cosa più squallida è che fuori dai negozzi oltre al divieto d'accesso ai cani cera scritto VIETATO L'INGRESSO AGLI ITALIANI
    io l'ho visto,credimi

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  15. Che poi ieri ho saputo che presidente del CAI è l'assessore Villa. Ecco perchè il don è potuto andar giù a dire le nefandezze propagandistiche che ha detto.
    Comunque, la lettera a cardinale e vescovo è partita... chissà mai che qualcuno mi risponda...

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  16. Non capisco il problema Din & Don, a 5 mesi dalle elezioni ancora si discute.
    La cosa piu stupefacente è che qualcuno sembra si scandalizzi.
    La Chiesa e i suoi uomini hanno iniziato a fare politica 15 minuti dopo che tolsero qualcuno dalla croce.
    Questo è successo 2000 anni fà.
    Da liberale quale sono credo che anche il Don abbia sia il diritto ad una opinione e sia il diritto di esprimerla.
    Obiettvamente se all'omelia avesse detto votate Perego forse non c'era discussione su questo forum,; o Sbaglio.
    Allora il Don ha il diritto ad una opinione libera oppure nn ha il diritto ad un opinione contraria alla vostra?
    In maniera obiettiva è statisticamente provato un cambio dopo il secondo mandato amministrativo, e sempre obiettivamente parlando la lista degli impomatati era quella che ha lavorato meglio, di piu e da prima di tutte le altre.
    Il vescovo cosa vuoi che ti dica, o che dica al buon Don?
    saluti a tutti

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  17. ...avesse detto "votate Perego, o Amati o Muscetti" sarei qua a dire che ha fatto una grossa cazzata, com'è, a mio avviso, è una cazzata la zona industriale a luzzana o altre cose...
    Vero è che, avessero vinto altri, probabilmente non ci sarebbe stato un blog, e i pochi che ci scrivono. Ma la mancanza di coerenza, e di ideali politici è una cosa che fa incazzare, almeno me. Non mi piacciono le banderuole, chi cala le braghe davanti al padrone, e ai forti, o presunti tali, per opportunismo, perchè poi è costretto a tenerle calate.
    Il don non può fare quello che ha fatto, se vuole essere stimato come prete. E la mia stima per il don è sotto la suola delle scarpe. Mi chiedo quante persone con una dichiarazione dei redditi sotto i 10mila euro l'anno ha aiutato, ma aiutato per davvero, nei suoi 40 anni a molteno. Ma è un'idea solo mia magari, la scrivo e accetto che altri lo vedano come il prete modello.
    Il don ha diritto a un'opinione, ci mancherebbe, ma che la dica a casa sua, non in circostanze pubbliche, altrimenti si tolga il vestito nero e si metta a fare politica, o il sindaco.
    Punti di vista..

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