martedì 18 agosto 2009

Sotto il vestito niente: la strana pudicizia del Don

Ora: d'accordo che nei giorni intorno a Ferragosto abbiamo avuto tutti di meglio da fare che stare a smanettare su internet. Però mi fa specie che nessuno - tolti i due miscredenti qui presenti - abbia osato intervenire contro o anche a favore della Curia moltenese. Pare che il discorso Don Carlo sia tabù. O meglio, argomento da lasciare evaporare in parole sussurrate nella "caldazza" pomeridiana che tutto dissolve. A voce, per esempio, sono numerosi i vicini di quartiere che si lamentano, tra tante cose, del fatto che il Don mantenga da sempre uno stretto riserbo sulle cifre delle collette e delle varie iniziative di raccolta fondi per la parrocchia. Mentre negli altri paesi questo non succede e la somma raccolta viene regolarmente resa pubblica sul giornalino parrocchiale. Chiedo conferma di questa cosa. Se così fosse sarebbe davvero da restare senza parole.
N.T.

2 commenti:

  1. Tutti ben stretti alla sottana del don... In consiglio, tra gli altri, c'è pure un ex catechista che in preda ad attacchi isterici scaraventava sedie contro i muri, incapace di tenere a bada spaventosi ragazzini di 12 anni...
    All'oratorio abbiamo avuto pretucoli che sostenevano/sostengono che gli omosessuali non possano fare gli insegnanti, e altre cazzate fascistoidi del genere...
    Abbiamo donnine che, dotate di non più di 2 neuroni in testa, si permettono di fare propaganda politica porta a porta (tutti compresi, vincitori e vinti)...
    Caro gestore, ti passerò la lettera scritta da un extracomunitario di molteno, in occasione della scomparsa di Augusto Spreafico, lettera che il poveretto ha dovuto urlare al cimitero (chi c'era ricorderà senz'altro bene), lettera snobbata dalla nostra curia, troppo lontana dalla solita retorica ammosciante, troppo pericolose, drastiche, troppo avanti, le idee di Spreafico...
    Non siamo ancora pronti a Molteno, servono ancora 30 anni di piattume, e di pattume...
    Queste cose le penso e le dico da almeno 15 anni, e chi mi conosce lo sa, in tempi non sospetti, forse semplicemente non c'è mai stato un cazzo di blog su cui scriverle...

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  2. @ Winnie: atea comunista e pure culattona, ma che cacchio dici, non lo sai che San Rocco, il santo protettore in onor del quale il parroco ha dato fuoco all'intera Santa Barbara dell'oratorio, è il "protettore dei pellegrini, degli appestati e più in generale dei contagiati, dei farmacisti, dei becchini"? E ti pare che con cotanto esempio di altruistiche virtù il don si permetta di fare discriminazioni tra le anime del suo bigottissimo feudo?
    ASPETTO CON ANSIA LA LETTERA DEL "NEGHER"

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