A settembre gli ultimi contadini rimasti si preparano a raccogliere un mais martoriato dalle grandinate di luglio. Per le giunte di Molteno e Bosisio Parini, invece, squilla l'ora della verità sulla questione Maìs, la nuova area industriale che vorrebbe dare nuova linfa vitale alla provata industria brianzola. Tra queste quella appartenente al gruppo Fontana Pietro di Calolziocorte, che possiede da tempo un terreno agricolo nel comune di Bosisio Parini, in attesa che l'amministrazione locale conceda una trasformazione in terreno industriale che non è ancora arrivata. Il prato resiste. Già, ma per quanto? E, a questo proposito, come si schiera la nuova amministrazione comunale del Giuovin Proserpio? Riporto di seguito le riflessioni di uno zanzarone che, in attesa di risolvere i problemi con il suo pc, continua a passarmi a mano i suoi pamphlets!
"Ciao Nick, certo che Molteno è un paese speciale, pieno di contraddizioni politico-amministrative. Fino a prima delle elezioni tutti si scatenavano contro l'amministrazione De Capitani, favorevole all'area del Maìs. Ora, invece, silenzio assoluto! A nessuno più interessa questo problema? (A parte il solito Fumagalli di Sirone, naturalmente. Possibile che ci debba sempre essere qualcuno di Sirone che si interessa di Molteno!?)
Il comitato contro l'area del Maìs è andato in pensione anticipata, magari assieme alla Protezione Civile?
La spiegazione è assai più semplice e risiede nelle posizioni contrapposte che, su questo tema, dividono la maggioranza della giunta Proserpio.
L'attuale sindaco, prima favorevole (nella veste di vicesindaco della giunta De Capitani) all'attuazione del piano provinciale per l'area del Maìs, ora si ritrova come braccio destro Angelo Casiraghi, contrario a questo piano tanto da essere membro del Comitato contro l'area del Maìs. A questo punto vien da chiedersi se lo sia ancora. Anche l'attuale vicesindaco, l'Avvocatissimo Giuseppe Chiarella, è sempre stato contrario al nuovo polo industriale. Stesso discorso all'opposizione, con Bruno Amati e Giulio Muscetti uniti nella medesima parrocchia del "no al maìs". E Giusi Corti, musa ispiratrice della vecchia giunta favorevole al piano, ora che dice?
Sarà difficile dipanare una matassa tanto contorta, in attesa resto alla finestra a respirare l'aria libera dei fumi del Bruciaossa e a guardare gli ultimi contadini affaccendarsi attorno al loro mais".
Il Gabbiano
Rispondo al Gabbiano (Jonathan Livingston?) in merito alla questione Mais, dubbiosa se il nome della zona ormai famosa in tutta la Brianza abbia oppure no la stessa etimologia del granoturco.
RispondiEliminaRispondo, e chiedo scusa se la replica è necessariamente lunga, ricordando ancora una volta quanto riportato nella nostra proposta di programma per le elezione amministrative 2009, che a pag. 15 proponeva un percorso coerente con quanto l'Amministrazione uscente aveva da sempre sostenuto.
Il Mais - nuovo parco tecnologico ecologicamente avanzato - può essere una risorsa nella misura in cui ci aiuterà a risolvere i gravi problemi di viabilità che ci attanagliano. Numerose volte e in molteplici occasioni, incontri ufficiali, assemblee pubbliche nonchè volantini, stampa, abbiamo ribadito la necessità che si trovi una soluzione viabilistica di ampio respiro per il nostro paese, che allontani il traffico, soprattutto quello pesante, dalle nostre strade.
In particolare la nostra adesione alla realizzazione del Mais è sempre stata condizionata alla necessità di condividere le soluzioni viabilistiche dell'ultimo tratto del così' detto "terzo lotto", cioè il collegamento che dalla rotatoria a monte di Raviola avrebbe convogliato il traffico delle aree industriali dell'oggionese direttamente verso la statale 36.
A tutt'oggi si è ancora nella fase di studio di fattibilità sull'individuazione di questo tracciato. Nulla è ancora stato deciso, anche se con la Provincia di Lecco eravamo riusciti a ottenere che fosse approvato e finanziato con 2,8 milioni di Euro il progetto preliminare relativo al primo nuovo tratto di strada di questa nuova direttrice (da Raviola alla Rettola).
Nostro obiettivo, espresso sempre nel programma, era poi di valutare, sull'ambito più ampio del territorio oggionese, LA PIU' LOGICA E FATTIBILE POSSIBILITA' DI COMPLETAMENTO DEL TERZO LOTTO (in alternativa anche all'ipotesi del tunnel di Corolodo).
Questa una premessa fondamentale per l'adesione al parco tecnologico del Mais, ma NON LA SOLA.
Infatti, nell'ipotesi di una definizione dell'accordo di programma, LA BOZZA DELL'ACCORDO SAREBBE STATA DA NOI SOTTOPOSTA CON REFERENDUM CONSULTIVO A TUTTA LA CITTADINANZA. (In continuità al deliberato della precedente amministrazione, che il 7 giugno 2007, con delibera di Consiglio 22/2007, approvava un atto di indirizzo nel quale si impegnava "A NON PORTARE L'ACCORDO DI PROGRAMMA IN CONSIGLIO COMUNALE PRIMA DI AVERLO SOTTOPOSTO A REFERENDUM").
Questa è sempre stata la nostra chiara posizione, dell'Amministrazione De Capitani prima, del gruppo consiliare "Progetto per Molteno" oggi.
Caro Gabbiano, il vero problema non è quindi sapere come si comporterà Giusi Corti, ma cosa deciderà la nuova Amministrazione Comunale per risolvere i problemi viabilistici di Molteno, ben conscia del fatto che questi potranno trovare soluzione solo se legati ad una infrastrutturazione territoriale che contempli anche il riassetto del territorio, sulla base del PTCP, piani territoriali provinciali già in essere.
Non illudiamoci, solo tenendo legate le due problematiche (Mais e viabilità) si potranno individuare soluzioni soluzioni logiche e veramente efficaci per Molteno.
Nel caso diverso, i cittadini di Molteno e anche la sua attuale Amministrazione dovranno fare i conti col fatto che l'area del Mais è quasi esclusivamente in territorio del Comune di Bosisio Parini e che, piaccia o no, Bosisio potrà farne la propria nuova area industriale... lasciando i Moltenesi con i problemi viabilistici di sempre.
Giusi Corti
Portavoce del Gruppo "Progetto per Molteno"
Toh, eccoci all'epilogo che si voleva scongiurare: buttato alle ortiche il progetto integrato del Mais, Bosisio Parini (e la nuova Giunta provinciale marcata PDL)sembra intenzionato a dare il via libera al trasferimento della Fontana in questa landa. Incasserà un bel tesoretto di oneri e a Molteno tutti zitti, il giovin sindaco in vacanza, il factotum sù e giù a riempire rotondine e aiuole con colatine di cemento, gli altri consiglieri invisibili ed ininfluenti e, a quanto pare, in tutt'altre faccende affaccendati...
RispondiEliminaI problemi della viabilità di Molteno irrisolti, anzi aggravati in direzione Fontana/Mais.
Meditate gente, meditate!
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaPer una volta spezzo una lancia a favore dell'Amministrazione...la colatina di cemento devo dire che é stata opportuna dato che dopo l'ennesima volta che un camion ci passa sopra distruggendo la terra che era presente e le erbacce, si perchè in quella rotonda ci sono praticamente sempre state solo erbacce, non disdegno la colatina di cemento. Piuttosto mi sono reso conto che negli ultimi venti giorni sono comparse perdite dell'acquedotto in vari punti del paese, qualcuno sa dire come mai?
RispondiEliminaE poi un'altra cosa: il letto del torrente Bevera risulta piuttosto pulito, ma passando sopra il Gandaloglio, in corrispondenza del ponte a confine tra Molteno e Sirone, ho notato una grande varietà di specie arboree che potrebbero creare grossi problemi in caso di forti piogge! Chi risiede in quella zona non ha lo stesso diritto di vedere il torrente che passa sotto le proprie finestre pulito come quello che passa per il centro?
Hai ragione Enigma, bisognerebbe che la Protezione Civile dirottasse la propria attenzione su altri punti dei torrenti di Molteno come quello che tu hai segnalato e che si decidesse ad intervenire anche lì. Speriamo che raccolgano l'appello!
RispondiEliminaSulla colatina, no, proprio non riesco ad essere d'accordo con te. Le erbacce possono essere rimosse ed al loro posto si potevano rimettere quei cespugli di roselline rosse - me li ricordo - che erano stati piantati all'inizio (oppure piantare uno dei 500 alberi promessi in campagna elettorale).
L'incuria del verde non può giustificare la colatina di cemento. Troppo facile risolverla così. Non era proprio il caso di rendere la rotonda così anonima e triste.
Oltretutto è diventata pericolosa perchè ora è troppo poco visibile, col rischio di arrivarci contro e prendere il volo verso i muri di cinta più vicini. Sarebbe questa l'intelligente e lungimirante riqualificazione del centro storico del programma di Vivi Molteno?
E' una questione di buon gusto, di sensibilità ambientale e di comune buon senso.
... E se il buon giorno si vede dal mattino, teniamoci pronti ad annotare tanti altri piccoli scempi di degrado ambientale simili a questo...
Buona serata
Rispondo con poche parole sia a enigma che a una zanzara per quanto riguarda il Bevera.
RispondiEliminaE' più che logico che il letto del Bevera risulti pulito,
se provate a seguire il percorso partendo dal ponticello di Via De Gasperi vi rendete conto che prima di entrare in paese all'altezza di Via Roma costeggia l'officina del coordinatere della PC , mentre il Gandaloglio risulta abbastanza lontano ,in caso di esondazione non potrebbe in nessun caso provocagli danni.
Il concetto è quello che da mesi si cerca di far capire alla gente che sotto alle vesti della protezione civile di Molteno girano interessi personali ,ora anche comunali.
Rimaniamo in attesa di ulteriori eventi ,ma ragazzi svegliamoci un pochino e togliamo le fette di patate dagli occhi qui è tutto da rivedere.zzzzz zzzzzzz
...a mio parere, bisogna essere molto stupidi per mettere del cemento su una rotonda, vicina al parco, tra l'altro... anonima e triste, parole esatte...
RispondiEliminaChe tristezza leggere "la manifestazione battisti si trasferisce a bergamo.." ...e che ci va a fare a bergamo, che c'entra bergamo, battisti è sepolto qua..
Anonima e triste, questa giunta, ma soprattutto triste..
Caro "i moltenesi" la risposta al discorso del torrente era scontata, la mia era una provocazione ed una segnalazione in modo che se qualcuno passa da li e butta l'occhio può rendersi conto.
RispondiEliminaLa cosa a cui davo maggiore importanza nel mio precedente intervento é il discorso dell'acquedotto, li si vorrei delle risposte!!!!
Per la rotonda io resto del mio parere...é da anni che Molteno é forse l'unico paese che non ha rotonde curate...le roselline rosse menzionate da "una zanzara" saranno durate si e no un paio di mesi...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiElimina@ zanzaracce moleste: odio la censura e vi voglio bene ma sono costretto a rimandare al mittente gli insulti gratuiti, questo blog non è una testata giornalistica ma vuole comunque rispettare le regole di una discussione civile. Tirate fuori l'ironia, suvvia. E poi, a parte tutto, non si stava parlando del Maìs??? A me sinceramente la rotondina piace xché ci posso zompare sopra con la macchina, cosa che non potrei fare se ci fossero i gerani xché amo le piante e i fiori nonostante non sia gay. Quella che fa davvero cagare è la piazzetta con la "saint-honoré" di cemento, grottesco pulpito laico adeguato per una popolazione abituata a prostrarsi al pulpito religioso. Perché, tra tante divagazioni, nessuno ha ancora osato portare testimonianze interessanti anche sull'attività politica del parroco? Perché alla fine quelle che contano sono sempre e solo le vittorie di piccole battaglie personali. La guerra è affare troppo complicato e compromettente.
RispondiElimina...concordo, sig. gestore/censore, trovo umiliante, per tanti motivi, che l'articolo sotto a questo, quello "dedicato" ad augusto spreafico, abbia un solo commento, mentre una rotondina priva di senso susciti discussione...
RispondiEliminaChe il comportamento vergognoso del nostro parroco non sia considerato degno di commenti, perchè, mi fa strano, che chi abbia criticato il sig. chiarella per aver volantinato in divisa (ma a proposito, si è poi dimesso?) non si esprima su chi ha "volantinato" in una divisa più scura, fingendo stupore per il risultato elettorale.
Per dirla alla donnie brasco, ma che te lo dico a fare...
Caro Nick non vorrei vincere per i maggiori post eliminati.
RispondiEliminaTorno a chiederti scusa, ma non pensavo fosse così offensivo nei confronti di chi, bene, non si è ancora comportato.
Qui si parla del Mais,vero anche questo ma noi abbiamo bisogno e tanta voglia di discutere ancora sulla questione della Protezione Civile, visto che l'argomento non è ancora chiuso anzi...
Recuperaci un piccolo angolino nel tuo blog e cercheremo di non intralciare altri argomenti, sperando di riuscire a non offendere più nessuno.
Grazie ciao
Rispondo a winnie il Sig. Chiarella che volantinava in divisa non si è dimesso e non sono stati presi provvedimenti nei suoi confronti, anzi continua a svolgere la sua attività di volontario.
RispondiEliminaCome si fa a rimanere immobili davanti a queste cose, non è il caso di dire i figli coprono a peccati dei padri?
@ I Moltenesi: scusami tu x la censura ma..ci siamo capiti. Mi piacerebbe dedicare una sezione apposta alla Protezione civile ma il blog è molto più rigido di un normale sito e permette meno licenze creative. Chissà mai che in futuro grazie anche a voi non si trasformerà in un sito vero e proprio. X il momento potete anche commentare articoli passati, visto che nella colonna di destra compare sempre l'incipit degli ultimi vostri commenti pubblicati, di modo che tutti i lettori restano aggiornati anche sul prosieguo di dibattiti passati.
RispondiElimina...intanto mi pare che la sbadataggine del sindaco, la sua leggerezza, abbia creato un altro grosso casino... ma credo sia ancora prematuro parlarne... appena sarò sicuro di poterlo fare parto in tromba...
RispondiElimina