lunedì 14 dicembre 2009

Acqua, scatta l'ora X. Fregatura in agguato dietro erogazione e manutenzione

In queste ore in sala Ticozzi a Lecco è in corso la riunione dell'Assemblea Straordinaria dell'Ambito Territoriale Ottimale (ATO) avente ad oggetto la riforma del servizio idrico.
In attesa di sapere cosa scaturirà da questo incontro tra sindaci dei 90 comuni lecchesi, autorità provinciali e tecnici regionali, ripercorriamo le tappe di un percorso legislativo pieno di cavilli che alcuni politici di destra e di sinistra, a partire dall'uscente Virginio Brivio del PD fino all'attuale Daniele Nava del PDL, vorrebbero far sfociare in una graduale e LETALE PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA PUBBLICA.
Uno dei nodi cruciali della vicenda sta nella dicotomia tra l'inalienabilità della proprietà degli impianti idrici, riconosciuta dalla Corte Costituzionale, e invece la possibilità di appaltare a società private i servizi di erogazione e manutenzione, sancita dal recente berlusconianissimo Decreto Ronchi. Che sarebbe come dire "la casa è tua ma ti ci faccio entrare come e quando lo dico io".

Il Piano d’ambito dell’A.ATO di Lecco, ..., ha stabilito, relativamente alla gestione del patrimonio idrico, che "alla gestione delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni patrimoniali provveda una società patrimoniale a capitale interamente pubblico incedibile... Tale società, che opererà su scala provinciale, potrà essere il risultato della fusione delle società pubbliche (vedi Lario Reti Holding = ACEL S.p.A. + Ecosystem Reti S.p.A. + Ecosystem S.p.A. + Rio Torto Reti S.p.A. + Rio Torto Servizi S.p.A. + Ciab S.p.A.) che attualmente gestiscono il servizio idrico nel territorio di Lecco, e della successiva scissione parziale non proporzionale del relativo patrimonio idrico, affidato alla società Idrolario Srl", della quale è presidente l'autorità del PDL Ermanno Buzzi (presente stasera alla riunione, così come il nostro sindaco Proserpio, suo pupillo ed ex PD), l'ex sindaco di Sirone ospite indesiderato in un famoso consiglio comunale moltenese del luglio scorso.

Siccome avventurieri e speculatori sanno bene che l'ACQUA è IL BUSINESS DEL FUTURO, così come è noto a tutti che cavilli legali e cambi di società sono fatti sempre x fottere la legge, il fisco e il cittadino, i timori più che fondati sono i seguenti:
1) che società al momento pubbliche come la Idrolario Srl, che detengono la proprietà degli impianti idrici e alla quale sono oggi legati 65 comuni della provincia su 90 (Molteno compresa), possano via via alienare a società sorelle a maggioranza privata (es. la stessa Lario Reti Holding), il servizio di erogazione con grave danno per il consumatore, in balìa delle speculazioni del libero mercato.
2) che i comuni che ancora non sono confluiti in Idrolario possano appaltare il servizio di erogazione a società private, con gli stessi tragici effetti di cui sopra.
3) che Idrolario, d'intesa con i comuni, possa appaltare a società private i servizi di manutenzione, la via più subdola verso la privatizzazione del servizio idrico.

Insomma, la partita è apertissima e occorre tenere gli occhi spalancati e camminare rasenti il muro perché il rischio del più colossale scippo ai danni del cittadino è tragicamente concreto. Più che mai oggi che allo sciagurato atteggiamento equivoco di Virginio Brivio si è sostituito il preciso indirizzo affarista speculativo degli uomini del PDL con Daniele Nava ed Ermanno Buzzi in testa.

3 commenti:

  1. ah, se non l'avete capito da voi il faccia a faccia qui sopra è un montaggio di due foto che ho fatto stasera alla conferenza. Prima è arrivato Buzzi. Poi, nemmeno il tempo di voltarsi a cercarlo, ha fatto il suo ingresso anche il nostro sindaco.

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  2. intanto lunedì consiglio comunale, o.d.g. ancora avvolto dal mistero...
    Intanto la barzelletta di oggi è che pare che il progetto del cimitero buttato alle ortiche, insieme ai costi già sostenuti, sia stato ri-affidato agli stessi progettisti.
    ?! ma come? ricordo un articolo del sindaco, o del vice (non ricordo bene, e poi non si capisce neanche bene chi è uno e chi gioca a fare l'altro) che paragonava il vecchio progetto a un casino' di las vegas. E pare addirittura che la prima parte del progetto sia molto simile al vecchio. La domanda sorge spontanea, come la risposta.

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  3. Lunedi 21 dicembre?? Nella settimana di Natale?? Ma bravi!!
    Ho sentito dire in giro che il Cons. Amati è assente. Quindi, cosa succederà alle sue interrogazioni, già iscritte all'odg del precedente consigliodel 26 novembre e non discusse causa la fuga di sindaco e maggioranza?
    Buttate alle ortiche anche queste con tutto il resto?
    Siamo al disastro istituzionale. VMolteno è lo specchio dell'Italia e chi governa Molteno lo fa allo stesso modo di chi governa oggi l'Italia.
    Paragonate il governo nazionale alla giunta moltenese, il Parlamento nazionale al nostro Consiglio Comunale: stessi autoritarismi, stesso ostruzionismo verso le minoranze.
    Siamo il paese delle banane nella repubblica delle banane.
    Buona giornata a tutti
    una zanzara infreddolita

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