mercoledì 13 gennaio 2010

Storia di un vanesio ereditiero

E’ con grande soddisfazione che registriamo la notizia del finanziamento regionale di 130 mila euro per la riqualificazione urbana di via A. Moro a Coroldo.
Un’opera di 450 mila euro già pronta al via, che rientra tra le eredità lasciate dalla precedente amministrazione De Capitani la quale, già dall’aprile 2009, ne aveva predisposto il progetto definitivo in collaborazione con i residenti della zona, sperimentando con i cittadini una vera e propria progettazione partecipata con l’inclusione degli stessi nei processi decisionali.
Per una conclusione “tutta in discesa” dell’iter progettuale e burocratico e per garantire le condizioni ottimali al finanziamento regionale, la stessa giunta De Capitani a marzo del 2009 aveva predisposto la variante di piano regolatore alle norme tecniche, in virtù della quale venivano rese immediatamente disponibili all’esecutività tutte le aree necessarie, in pratica le fasce di rispetto stradale, per la creazione di infrastrutture quali marciapiedi, ciclabili, parcheggi ecc.
Che questo fosse il passaggio fondamentale per il via libera al finanziamento, è confermato dal punteggio assegnato al progetto da Regione Lombardia, che esprime il massimo del punteggio per i progetti esecutivi aventi la disponibilità immediata delle aree necessarie, svincolate proprio dalla variante di piano varata a marzo 2009.
La Giunta Proserpio, sollecitata anche dalla nostra interrogazione consiliare dell’11 settembre 9, ha provveduto solo alle fasi finali (esecutivo e partecipazione al bando): ben poca cosa rispetto al lungo lavoro propedeutico eseguito in precedenza dai “vecchi” amministratori.
L’opera, fortemente voluta dall’amministrazione De Capitani, era già inserita nel piano opere pubbliche 2009, e quindi già finanziata (tutti sappiamo che il mancato finanziamento di un’opera è un grave illecito perseguibile dalla Corte dei Conti). Avventata la decisione della Giunta Proserpio di fermare il bando di gara del cimitero, già finanziato da mutuo, perché lo smembramento dei progetti potrebbe accrescere i costi delle progettazioni frammentate. Decisione ancor più sconsiderata in quanto Proserpio sapeva che già a gennaio / febbraio di quest’anno entrerà fresco fresco nelle casse comunali 1 Milione di euro, cioè la prima parte di quella cospicua “eredità” dello sportello unico di Luzzana che la giunta De Capitani lascia ai nuovi amministratori e che servirà a finanziare le opere pubbliche del triennio.
Che il sindaco Proserpio non lo riconosca e non rigrazi, è nelle cose.
Ma non se ne faccia un vanto: a quasi otto mesi dall’insediamento, la sua amministrazione ancora vive di rendita.

Giusi Corti
Consigliere Comunale e portavoce del gruppo “Progetto per Molteno”


1 commento:

  1. E' molto comodo farsi grandi sfruttando l'impegno degli altri (intesi come precedenti amministratori)
    Almeno la correttezza di esprimere ,se non un apprezzamento per l'opera di chi ha preceduto, una spiegazione obbiettiva dei fatti e di quanto ha preceduto l'assegnazione del finanziamento.
    A questi comportamenti bisogna ribellarsi!
    La coerenza in AMMINISTRAZIONE, come in POLITICA, o è nel DNA di chi la pratica oppure è meglio lasciare perdere.
    In ogni caso si deve avere la correttezza di raccontare la verità delle cose

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