Lurido e fetido. Ghiacciato d'estate, rovente in inverno. Con l'eccezione, talvolta, messa lì giusto per confermare la regola: al posto dei soliti 65°C con umidità del 120%, può capitare che a gennaio, sul treno Molteno-Milano, ci siano le stalattiti a fare compagnia agli studenti e ai lavoratori, oltre all'odore acre del gasolio e di un detergente non risciacquato. Certo, qualcuno - vedi il nostro sindaco - sostiene che perlomeno il Besanino non ha i ritardi che ci sono sulla "linea dell'Adda", altro fronte di battaglia dei pendolari che ogni giorno dal lago sponda lecchese si recano nella metropoli meneghina. Per forza, una lumaca è difficile che faccia ritardi. Un'ora e 25 minuti per raggiungere da Molteno la stazione di Lambrate sono già un'eternità. E sul Besanino si viaggia come d'autunno sugli alberi le foglie. Tra colpi di gelida aria condizionata sul collo sudato, batterica caldazza di kerosene a impregnare maglioni e polmoni, ogni stagione è giusta per raggiungerla prima del tempo, l'eternità.
"Però il Besanino è puntuale". Puntuale come la morte.
Dopo questa doverosa intro, torniamo a parlare di Pedemontana ferroviaria e del nuovo direttivo dei sindaci di centrodestra al quale partecipa anche il nostro Proserpio. Ecco le considerazioni di Emilio Magni.
"...Nel programma elettorale della coalizione che appoggiava, come PRESIDENTE della PROVINCIA di LECCO, VIRGINIO BRIVIO, un punto di primaria importanza era il potenziamento delle linee ferroviarie LECCO/MOLTENO/MONZA e LECCO/MOLTENO/COMO.
Di questo problema si è persa ogni traccia nel piano programmatico quinquennale e nel piano triennale d'investimenti della GIUNTA PROVINCIALE di LECCO del PRESIDENTE NAVA.
Ricordo al nuovo componente di questo organismo, il Sindaco di MOLTENO, l'mportanza non solo della linea LECCO/MONZA ma anche della linea LECCO/COMO, che viene trattata sia come orari ma soprattutto come servizi (stazioni) alla stregua di una linea ferroviaria del mitico FAR WEST (mancano gli attacchi degli indiani con archi e frecce).
Spero e mi auguro che la nomina in questo organismo possa essere di buon auspicio, se con la collaborazione dell'ormai famoso e poco ascoltato COMITATO PENDOLARI, sarà possibile arrivare al raggiungimento degli obbiettivi di cui da anni si parla; passando dalle parole ai fatti senza nascondersi dietro la giustificazione della mancanza di soldi, che poi si scopre vengono dirottati da altre parti.
Ricordo inoltre che di queste linee, in particolare della LECCO/COMO, si sono ampiamente interessati i Consiglieri Regionali del PD, CARLO SPREAFICO di Lecco e LUCA GAFFURI di Como; quindi consiglio al mio Sindaco di rivolgersi a loro che hanno un'ampia documentazione in merito, in caso di difficoltà.
L'obbiettivo di questo loro interessamento è stato quello di sollecitare alla REGIONE LOMBARDIA il potenziamento di queste 2 linee per renderle una PEDEMONTANA FERROVIARIA che permetta di collegare LECCO con MILANO,COMO e la SVIZZERA.
Non si deve dimenticare che la precedente AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE (PRESIDENTE VIRGINIO BRIVIO) aveva avviato i contatti necessari con le autorità Cantonali Svizzere interessate, per un futuro programma di collaborazione per questo scopo.
Con la nuova AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE questi rapporti sono continuati o si sono interrotti?
Probabilmente si sono interrotti perchè è prerogativa delle nuove amministrazioni di centrodestra cestinare quanto messo in cantiere da quelle di centrosinistra e non valutare quanto invece è positivo e da portare avanti.
Quando si tratta di servizi necessari alla mobilità dei cittadini è importante accantonare le estrazioni politiche e valutare la positività delle azioni che portano al raggiungimento degli obbiettivi.
Come detto in precedenza si deve passare dalle parole ai fatti; per troppi anni si sono sentiti discorsi e si è assistito a riunioni che poi si sono dimostrate inutili; il lavoro da portare avanti è tanto.
Per esempio: passaggi a livello da eliminare, stazioni da potenziare per quanto riguarda i servizi; non è possibile che i biglietti per l'utilizzo del treno non si possano acquistare in stazione ma in centro paese come capita a MOLTENO.
Auguro al SINDACO di MOLTENO di portare avanti, con questo incarico, le istanze dei cittadini che si aspettano risultati e non parole come hanno sentito per anni.
Cordiali saluti"
Emilio Magni - IDV
treni, via verdi...c'è da perdersi, c'è da informarsi troppo...
RispondiEliminaIo passo, andrò a vedere i consigli semmai, e magari mi farò promotore di una lista VoTaffuri alle prossime elezioni. Sto già pensando allo slogan da mettere sui volantini elettorali...
te sei matto. Tra 5 anni ne avrò quasi 40 e ti ricordi dove ho detto che emigrerò a quell'età, vero? dove ci sono zanzare mulatte e sole, tanto sole
RispondiElimina...infatti, ti candidi sindaco, prenderai si e no 4 voti, ma resti in consiglio... Poi parti...
RispondiEliminaCIAO
RispondiEliminascambio di battute a parte, ho fatto anch'io il pendolare per alcuni anni, quando studiavo a Milano e per essere a Duomo alle 8,30 (arrivavo perennemente a lezione già iniziata) prendevo il 6,20 fino a Monza, poi aspettavo ca 10 minuti il Sondrio fino a Centrale, mi infilavo nella metro e cambiavo a loreto e poi sgomitavo nella linea rossa fino a duomo. Quindi 2 ore e 20 minuti al mattino e altrettante alla sera.
Caldo, caldissimo d'estate, caldissimo anche d'inverno, perchè allora il riscaldamento funzionava. Stessa velocità di crociera, stesse lunghissime attese a Besana per la coincidenza. Dalla descrizione che hai fatto è tutto più o meno ancora così, con l'aggravante che i vagoni sono gli stessi di 35 anni fa e quindi più conciati, che c'è più gente e i posti a sedere sono rimasti gli stessi quando eravamo la metà.
Se c'è un argomento su cui dovremmo tutti veramente inca...arci è proprio questo e bisognerebbe fare veramente qualcosa di molto più incisivo delle blande proteste e dei bla bla bla dei nostri amministratori locali.
Ricordo che se ne parlava già allora, dell'ammodernamento di questo ramo secco che sarebbe dovuto diventare una metropolitana leggera. Ma quando? In quale libro dei sogni?
A Molteno anche il passaggio a livello è rimasto uguale: è stretto, disconnesso, non permette la necessaria visibilità per chi arriva dal Pascolo, auto e pedoni non sanno da che parte stare per le frequenti manovre dei rimorchi dello scalo.
Tutto questo sembra non interessare i nostri amministratori. E cosa ha fatto la regione? Cos'ha fatto Formigoni per risolverci questi problemi? Chissenefrega, i moltenesi voteranno ancora lui, il super governator che in 15 anni non ha mosso un dito per darci una rapido e decente collegamento ferroviario con milano.
a quelli come Formigoni interessa soltanto la fascistissima efficienza di un Frecciarossa x permettere ai politici e agli imprenditori di raggiungere velocemente e lussuosamente le città degli affari e dei festini. Per quanto gli riguarda i pendolari possono anche passare la vita sui merdosissimi carri bestiame regionali.
RispondiElimina... come d'autunno sugli alberi le foglie...
RispondiEliminaGrande Nick ... grande Lello
uhauhah grande Macho che piacere!lo sai, vero, che ho tutta l'intenzione di bidonare l'evento dell'anno? Dopo l'acustico cantautorale di Lello è una settimana che ascolto solo metallo pesante :D
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