domenica 28 marzo 2010

Il sorteggione degli scrutatori e quella lettera da un seggio padano

Casualmente il cambio di amministrazione ha portato l'urna dei sorteggi degli scrutatori, quasi che volesse compiacere la giunta in carica, a schivare nomi bollenti come quello del sottoscritto, di sua sorella e di alcuni altri personaggi che l'anno scorso, in occasione delle comunali e delle provinciali, avevano sputtanato le volgari pratiche politico-elettorali nei seggi di Molteno.
Andiamo allora a ripescare quel piccolo provocatorio j'accuse che avevo buttato giù sul mio blog privato e che aveva scatenato le ire scomposte del neoeletto sindaco, deluso dalle nulle attenzioni riservategli da Google.
Il giorno dopo la sfavillante vittoria di Mister 1200 voti, infatti, il motore di ricerca di Mountain View, alla voce M. Proserpio, metteva al primo posto un anonimo blog da 30 visite al giorno. Dalla sua risposta boriosa e stizzita nacque l'idea di creare la Zanzara.

LETTERA DA UN SEGGIO PADANO lunedì 8 giugno 2009
Mi sono alzato un'ora fa con in un'orecchio il ronzio di una zanzara resistente alla rinnovata frescura notturna e nell'altro il rimbombo delle parole del Presidente del seggio di cui sono scrutatore. Lega nord, Popolo delle Libertà, Lega Nord, Lega Nord, Popolo delle Libertà, Popolo delle Libertà, Popolo delle Libertà, Lega Nord...Pd...Di Pietro...quattro pensionati...un autonomista valdostano e un radicale delle Ferrovie Nord (FN). E' stata una disfatta. Nel mio piccolo paese incastrato tra statali, provinciali, capannoni chiusi e campi di mais sempre più sacrificati per un'edilizia vorace almeno quanto la rappresentante di lista del Pdl, è venuto a votare l'82% degli aventi diritto. Un'enormità, se consideriamo che la media nazionale si è fermata al 66%.
Sono arrivati con ogni mezzo a disposizione, Suv, Mercedes, moto, treppiedi, bastoni e carrozzine, pur di cacciar balle con qualche coscritto prima di andare in cabina - pardon, gabina - a celebrare la bellezza sadica e perversa della democrazia: ognuno ha diritto di voto e ogni voto ha il medesimo peso.

Il mio voto pesa come quello di una vecchia analfabeta e non vedente, trascinata al seggio da figli candidati in qualche lista.
Il mio voto vale quanto quello di un pensionato che ha trascorso la sua vita dividendosi tra i cavoli del suo orticello e i sacramenti da distribuire equamente tra moglie, chiesa e bar del paese.
Il mio peso politico equivale a quello di una cinquantenne lampadata e con le tette rifatte che entra al seggio masticando un "ciao" nel suo chewingum e se ne esce soddisfatta per aver votato il candidato, a suo giudizio, più bello.
Il mio voto pesa lo stesso di quello di un ragazzino tamarro e di un'adolescente bocciata alla scuola di moda.
Il mio voto vale quanto quello delle persone che pensano che un vecchio che corrompe, ruba, imbroglia e va con le ragazzine è un massimo esempio di virtù.
Il mio voto ha lo stesso peso di quello della casalinga che confonde le comunali con le europee e di quello di personaggi come un giovane barista candidato consigliere per la Lega Nord, che se ne infischiano dei regolamenti e passano l'intero turno elettorale sulle scale della scuola con tanto di distintivo di partito e cravatta verdi, per ricordare agli anziani in punto di voto quale colore e simbolo barrare.

Il mio voto, infine, ha lo stesso peso di quello di Mauro Proserpio, il più giovane dei candidati sindaco, che predica il nuovo mettendo in campo il repertorio del politico più vecchio. Quello che i giorni prima delle elezioni macina chilometri con moglie e passeggino per le vie del paese tappezzate dal suo faccione impomatato, distribuendo generosi sorrisi a destra e a manca, già certo della vittoria grazie a calcoli a tavolino. Sicumera datagli dall'essere sponsorizzato dal Pdl e dall'aver reclutato nella sua lista i personaggi più in vista di ogni quartiere cittadino, dalla giovane titolare della trattoria per camionisti fino agli iscritti al circolo di motocross, con l'unico intento di raccogliere più voti possibili indipendentemente dalle idee, dalla formazione, dalle capacità di ciascun candidato. Un gregge di allegroni che con la stessa frivolezza con la quale decidono da che parte stare si esibiscono fuori dal seggio in capriole, genuflessioni e svolazzi per cercare di raccattare qualche voto in più in extremis.
Voglio il voto ponderato. Il mio voto deve valere di più di quello di questi squallidi opportunisti vestiti a festa. Ma perché, poi, chi sono io? Solo un povero fottuto scrutatore con il conto in banca in rosso.
Fatemi tornare al seggio, va, che sennò non mi pagano.
Un boccone di masochismo e via, pronto per un altro pomeriggio di passione."

4 commenti:

  1. boh, io non conosco nessuno di quanti erano al seggio, anche se arrivava chiaro il puzzo di pdl-lega... Partiti che puzzano, forza Brivio, almeno tu, salva Lecco da 'sto troglodita in giacca e cravatta...
    Quanto ai nostri amministratori, oggi ho letto l'articolo sui bimbi dell'asilo. Da ridere, da piangere. Assessore all'istruzione e assessore ai servizi sociali che si presentano in consiglio senza sapere una cippa quanto ai loro assessorati. Poi si informano, si devono informare per rispondere, sui giornali, non in consiglio. I due in consiglio avevano chiaramente detto che non c'erano bimbi extracomunitari all'asilo, e che era al vaglio il perchè non ci fossero più, erano al vaglio le situazioni individuali dei bimbi extracomunitari. Oggi, tipico del pidiellini ciellini, ritrattano, stravolgono. Patetica la raccolta firme dei paolotti offesi, diretta dalla curia, perchè non hanno raccolto le firme quando la maestrina delle elementari faceva dire la preghierina in classe?! La puzza di 'sta raccolta firme è la stessa di quella dei volontari di protezione civile. E non mi sorprende, visto i ringraziamenti mielosi dei nostri preti in consiglio all'ente che gestisce l'asilo. Pubblico dev'essere l'asilo, e basta. Il nostro sindaco dice che davantia alla retta tutti i bambini sono uguali. Per questo non si raccolgono firme però... Dio, che immondezzaio.
    Passami 'sto commento dai, Taff, siamo in periodo elettorale, e io dei Castelli, di 'sta gente che lancia slogan somari per i somari ne ho piene le scatole...

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  2. ciao Nick
    forse non tutti sanno che da qualche anno a questa parte (mi pare, ma forse sbaglio, anche questa bella innovazione prevista dalla legge elettorale - il porcellum )per la scelta degli scrutatori non si procede più obbligatoriamente per sorteggio. Succede invece che la legge consente alla commissione elettorale comunale di scorrere l'elenco degli iscritti all'albo degli scrutatori e di scegliere tra essi i più "graditi". Eccoti spiegata la ragione del riuscito dribbling.
    Buona serata
    una zanzara

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  3. Zanzara, grazie mille per la delucidazione... se non altro mi son goduto una bella giornata di sole...ma, a parte tutto, il Bonfanti è una persona in carne e ossa o è solo una sagoma di cartone che mettono e tolgono assieme ai manifesti elettorali?

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  4. Bonfanti: homo erectus di verde vestito, cui manca il dono della parola. Va precisato, però, che i fossili dimostrano come l'anatomia delle vie aeree dell' erectus non gli permettesse di produrre suoni di una complessità paragonabile a quella del linguaggio moderno.

    Ovvio quindi non consocere di Bonfanti il timbro di voce e francamente credo non sia una gran perdita.
    una zanzara

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