mercoledì 24 marzo 2010

Imar "Bruciaossa", la fine di un incubo?

Stamattina sono andato in Provincia a ritirare copia dei due documenti di diffida che da novembre a marzo il Settore Ambiente ed Ecologia ha emanato per disciplinare l'attività dell'azienda Imar che, stando a quanto si legge, da tempo opera in una situazione di parziale anarchia.

Dopo la prima diffida datata 12 nov.09, l'inceneritore di carcasse animali di via Consolini, a Molteno, aveva avanzato delle motivazioni a giustificazione dei terribili miasmi dolciastri di cadaveri bruciati che negli anni passati hanno a più riprese investito i paesi di Molteno e Bosisio Parini, toccando l'apice proprio nell'agosto scorso. Dopodiché, su denuncia della Zanzara, erano arrivati i controlli dell'ARPA.

Accolte parzialmente le istanze dell'azienda, l'autorità provinciale, l'8 marzo scorso, ha emanato una seconda diffida che va quasi del tutto a ribadire quanto stabilito dalla prima. Ora l'azienda deve adeguarsi entro 60 giorni, pena la revoca della licenza e la sospensione dell'attività.

I NODI DELLA QUESTIONE
A quanto pare uno dei problemi principali riguarda la gestione della fossa di carico delle carcasse, che NON deve mai rimanere aperta, deve essere dotata di un impianto aspiratore e NON deve essere mai usata come stoccaggio temporaneo delle carcasse, in attesa che queste vengano, con calma, smaltite.

Inoltre l'azienda deve fornire dettagliati rapporti su tutte le fasi di cottura e smaltimento, e inserire un accorgimento che consenta di capire quando il biofiltro non è più attivo e, quindi, va sostituito.

Inserire un'ulteriore fase di smaltimento intermedia tramite condensazione dei fumi di cottura.

Prevedere manutenzioni e sanificazioni straordinarie.

Insomma, chi più ne ha più ne metta. Comprendo che è un lavoro di merda. Ma chi ha scelto di farlo deve mettersi i guanti ed evitare di sporcare quelli che gli stanno accanto. Ognuno ha il suo. Ora il Bruciaossa ha tempo 60 giorni per scegliere se adeguarsi o ricorrere al TAR. Dopodiché sapremo se questa storia ha davvero un lieto fine.


5 commenti:

  1. il retroscena:
    in ascensore ho incrociato un tizio rasato, spallato, ben vestito, lampadato...gli ho detto "buongiorno pres. Nava", e lui:
    "buongiorno. comunque sono Dadati".
    Io, imbarazzato "scusa Fabio ma le creme della libertà vi fanno tutti uguali..."

    'azzo devo farmi dire la marca, non so se erano i neon ma io invece c'avevo due occhiaie...

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  2. comunque sia, ne ho visti di film brutti, ma "profumo" li batte tutti

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  3. "non facciamo guerra alle aziende, ma pretendiamo il rispetto delle regole", dic e il sindaco...ma darsi una mossa lui no, eh? cerchiobottista della malora. e sì che èpure biologo, zootecnico o giù di lì, no?

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  4. Infatti, il silenzio tombale della nuova amministrazione comunale Proserpio è veramente "stonato".
    Essì che ha perfino sottoscritto una convenzione con Bosisio ed altri comuni per lavorare assieme sul nuovo PGT, cioè per trovare un terreno comune sul quale discutere i problemi del territorio ed armonizzare le esigenze di tutti.
    Ci sono stati incontri con una parte della cittadinanza, forse si è tralasciato di invitare la gente delle vie o dei rioni più sensibili alla puzza. Ad onor del vero, a questi incontri, nessuno, ma proprio nessuno degli invitati presenti(Luzzana, via Giovanni XXIII, Paradiso, Gaesso, Pascolo, Coroldo) ha mai fatto accennato a questo problema. Forse che la qualità dell'aria non sia affatto contemplata nella filosofia del nuovo PGT?
    Una zanzara

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  5. uinni non capisi gnente! profumo e belisimo, un films dà non per dere!
    comuncue sia, caro bloger, sai ce sfiga stare hai segi eletorali con cuesto bel tenpo?

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