mercoledì 3 marzo 2010

Parallelismi storici

Elsa Morante, scrittrice italiana, 1945:

«Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo.
Perché il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini?
Una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e tornaconto personale.

La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto. Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto.
Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt'al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po' ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente e causa del suo stile enfatico e impudico.
In Italia è diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano.

Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare».

Morante Elsa, Opere, vol. I, Mondadori (Meridiani), Milano 1988, L-LII.

5 commenti:

  1. ...per votare/eleggere/seguire gente stupida ci vuole gente ancora più stupida...

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  2. Mussolini non era stupido e, prima che venisse colto da demenza senile, nemmeno Berlusconi.
    Sono gli italiani a essere da sempre per la maggioranza egoisti e disonesti. E quindi cercano un duce che si nutra del loro individualismo e della loro malafede per inseguire la propria megalomania.
    Ma le cose cambieranno. Stanno cambiando.
    Ci vorrà del tempo ma internet ci salverà.

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  3. Intanto oggi pensavo che il Sindaco non ha risposto alla mia lettera sul regolamento volontari. Timbro protocollo 28 febbraio, passati i proverbiali 30 giorni e nessuna risposta, ne da lui, ne dall'assessore. Premesso che tutte le amministrazioni d'italia sanno di dover rispondere a qualunque richiesta provenga da un cittadino (e infatti il ministero mi ha risposto, che mi piaccia o no la risposta) il nostro sindaco invece non risponde. Io ho la netta impressione che creda di essere forte, di essere figo, che creda, essendo sindaco, di poter non rispondere. Non capendo che è proprio perchè è sindaco che è tenuto a farlo. Non capendo che il suo compito è quello di amministrare, e quindi di rispondere a un cittadino rompipalle come me (se non altro per educazione) compito per il quale tra l'altro percepisce un adeguato stipendio.
    Ai cittadini si risponde, sempre e comunque, a meno che non si sia proprio capaci di farlo, ma non dovrebbe essere questo il caso.

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  4. Boh, sarà che il tuo sindaco, come il parroco che l'ha politicamente investito, vede un'occasione di successo in un ducetto "Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, che si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori"...

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  5. può essere, "numerose amanti" a parte...

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