lunedì 5 luglio 2010

Gli sposi sono tornati e scrivono: "Se questo è un prete..."

Sono onorato di avere appena ricevuto l'accorata testimonianza sul recente "scandalo all'altare", direttamente dallo sposo.
Finito il viaggio di nozze e tornati a Londra, dove oggi vivono, Elisa e Michele scrivono alla Zanzara e chiariscono quanto accaduto sabato 12 giugno durante la celebrazione del loro matrimonio a Molteno, paese natale della sposa.
E il Don Carlo non ci fa una bella figura.

"Eccoci qua, a Londra, di ritorno dal viaggio di nozze :-)
Leggiamo sempre la Zanzara (grazie ragazzi! ndr) ma non commentiamo mai ma questa volta, visto che siamo chiamati in causa pensiamo proprio di doverlo fare!
Innanzitutto puntualizziamo che Don Carlo non ha ricevuto la busta per il matrimonio (se non per le spese effettive: pulizia). Non possiamo essere ipocriti. Le offerte che dovevano essere date alla chiesa di Molteno sono state date alla onlus St. Peter’s project di Padre Carmelo! ... chi e' causa del suo mal pianga se stesso...

Prima del matrimonio abbiamo avuto diversi incontri con Don Carlo per puntualizzare e ribadire il fatto che Padre Carmelo avrebbe celebrato la messa in due lingue per conciliare la presenza di ospiti stranieri. Oltretutto Don Carlo ha preparato una licenza affinché la nostra istruttoria matrimoniale fosse effettuata da Padre Carmelo (servatis de iure servandis) il 5 gennaio 2010.

In breve durante la cerimonia Padre Carmelo non ha potuto fare altro che fare da chierichetto. Di certo non è compito dei preti litigare per dire messa e quindi Padre Carmelo non ha osato disturbare la celebrazione. L’omelia ha riflesso il tracciato storico del Don Carlo: la storia della chiesa, la vita di un santo, forse un augurio agli sposi tanto perche’ quello era il motivo della celebrazione. Quando però ha voluto pronunciare il rito del matrimonio, Elisa non e’ riuscita a stare zitta.
Comunque sempre per cordialità, I nostri amici stranieri non sono rimasti cosi amareggiati dalla situazione: è gia successo che una sposa non si presenti all’altare, che scappi con l’amante o che rimanga senza gonna. Il nostro piccolo battibecco non era previsto e quindi entra ora di merito nelle casistiche degli incidenti sull’altare!
Dopo la celebrazione abbiamo avuto una bellissima festa, un fantastico viaggio di nozze ed ora siamo rientrati al lavoro. Padre Carmelo ci ha accompagnati al pranzo di nozze e per noi ci ha sposato lui comunque.
Io Michele, da persona esterna al paese, che non voleva credere alle dicerie locali, considero incredibile la mancanza di rispetto che il parroco ha espresso ad un collega che ha fatto 3000 km in due giorni per venirci a sposare. Tutto cio a Cremona non sarebbe successo. Triste anche il pensiero che per cosi tanti anni l’egemonia di un parroco abbia potuto dettare legge e comandare la maggior parte delle persone del paese
“O dentro o fuori!”: tutti conoscono queste parole dette dal Don per anni alle porte dell’oratorio.
Se questo e’ un prete…"
Michele, lo sposo



8 commenti:

  1. care zanzare londinesi, grazie per la testimonianza e per la dimostrazione che anche una ragazza moltenese può essere "fuori dal coro" e tener testa a chi in virtù di un abito talare e di un capel del pret pretende di dettar legge sempre, ovunque e comunque in paese e, quando capita, anche fuori da esso...oggi qua il vero sindaco è lui, il Don Carlo

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  2. prete o non prete, maleducato e cafone, è quello che è stato...

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  3. Cavolo nessuna busta per il matrimonio...adesso l'avvocato Chiarella dovrà fare una variazione di bilancio per sanare il buco clericale!mi sembrava di aver visto il don carlo un pò più magro del solito!

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  4. certo che sarebbe bello una volta tanto ospitare un commento della controparte, che sicuramente è al corrente delle polemiche grazie ai vari chierichetti informatizzati - compresi quelli in giunta - che, so per certo, leggono la zanzara. Invece seguitano ad adottare la berlusconiana politica del "non rispondere". Come se i problemi, se rifiuti il dialogo, spariscono. E invece no. Il silenzio fa più rumore di mille parole.
    Retorico ma sacrosanto.

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  5. A Nick: per rispondere bisogna avere coraggio e argomenti. Del resto so di sicuro che si è passata voce in certi ambienti di boicottare il blog tacendo, sempre.

    Sulla questione, cerchiamo di non allargare la responsabilità agli altri perchè il merito della figuraccia è solo del diretto interessato e su di lui solamente dovrebbero pesare le critiche.

    Vorrei concludere rinnovando agli sposi i nostri auguri e inviando saluti affettuosi da Molteno a Padre Carmelo di Giovanni.
    Siete d'accordo?
    Una zanzara

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  6. Diamine ... mi sono perso questo edizione? .... ero fermo a "se questo è un uomo"
    MM
    (mal meditando)

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  7. buon giorno,

    io mi chiamo omar tavola e sono un CRISTIANO CATTOLICO non sono un finto cristiano come lo siete voi che avete il coraggio di insultare il Parroco perchè non condividete Dio, perchè se siete cristiani cattolici non vi permettereste di scrivere su un blog dove ovvio ci si può nascondere dietro un nomignolo perchè non mostrate la faccia firmando i blog
    Perchè siete i parassiti della società, vergognatevi, non avete rispetto per la persona del prete, un tempo si aveva il timore reverenziale si aveva paura ad attaccare il prete invece oggi perchè siamo laici(comunisti) allora nei momenti di difficoltà ci si fà aiutare da Bersani, Stalin, Lenin, Di Pietro che vi danno un grande aiuto non Gesù, Dio E tutti i Santi vero?
    Parlate di Integralismi dei Musulmani, ma i musulmani non vogliono che vengono aboliti i simboli cristiani perchè a loro servono per imparare cultura e hanno rispetto per chi non musulmano.
    VOI COMUNISTI PARLATE DEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO NAZISTI, DELLA SHOAH, MA VOI NEI GULAG RUSSI E LE FOSSE DI KATIN NON NE PARLATE?! STUDIATE LA STORIA IGNORANTI.

    ESPRIMO LA MIA PENA SOLIDARIETA AL SIGNOR PARROCO DON CARLO AMBROSONI E ALL'AMICO DON WILLIAM DA PARTE DEL CENTRO CHE RAPPRESENTO

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  8. Chi ha seguito domenica la diretta televisiva con la Messa del Papa a Birmingham (Inghilterra) avrà avuto occasione di seguire l'intervista ad un sacerdote che, dallo studio televisivo, commentava con altri ospiti e giornalisti la visita del papa. Quel sacerdote era Padre Carmelo di Giovanni, lo stesso cui a Molteno è stata negata la possibilità di celebrare la Messa il 12 giugno.

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