Stamattina mi sono rivisto in streaming la prima parte della puntata di ieri sera di Annozero e sono rimasto davvero sconcertato davanti all'imbarazzante servilismo di Mauro Masi. Il direttore generale della Rai, evidentemente preso telefonicamente a schiaffi dal Premier in persona dopo l'anteprima della trasmissione, nella quale si anticipavano alcune intercettazioni sul troiaio di Arcore, ha chiamato in diretta Santoro. Non per fare chissà quali rivelazioni, né per annunciare la chiusura della trasmissione.
Bensì per farsi impallinare dal conduttore, suo acerrimo nemico, come una stupida quaglia d'allevamento.
Il respiro era affannoso, la voce tremolante, il tono concitato come quello di uno studentello che viene costretto dal bullo della classe a offrirsi volontario per l'interrogazione anche se non ha preparato la lezione.
Un'umiliazione terrificante per qualsiasi uomo, specie se venuta proprio dal più odiato dei dipendenti, per salvare il culo flaccido - come direbbe la Minetti - di un leader che ha completamente perso il lume della ragione.
Mai nella storia d'Italia si era assistito a simili palesi atti di servilismo. E' questa la prova più evidente dell'andazzo da 'sultanato' nel quale è precipitato il nostro Paese, vittima di una vera psicosi collettiva da 'Drive in'.
Il giornalista Beppe Severgnini, dopo aver abbandonato lo studio di Matrix mentre stava per andare in onda uno dei tanti videomessaggi con i quali da anni comunica il Presidente del consiglio (!), chiede a tutti coloro che ancora riescono a non stupirsi dinnanzi ai suoi cattivi costumi che non manca mai di indossare ed esibire non solo in privato ma anche in ambito diplomatico e internazionale, "Ma che cosa volete che faccia ancora quest'uomo perché riusciate a scandalizzarvi?". E la cosa più sconvolgente è che sono proprio le donne del pdl, come la Santanché e la Carfagna, le più accanite paladine del Sultano, maschilista e puttaniere.
Insomma, finisce che pubblico su Facebook il link della volontaria crocefissione di Masi-chista. Subito un mio amico ciellino interviene per difendere la verità dai processi televisivi.
Ora. A parte il fatto che un ciellino dovrebbe avere il buon gusto di evitare di dare lezioni di moralità dopo che Comunione e Liberazione è diventata la lobby cattolica più ricca e potente d'Italia proprio grazie al quindicennale sodalizio tra il loro leader Formigoni e Berlusconi, l'uomo in assoluto più lontano dai valori cristiani.
La realtà è che sì, i processi mediatici sono scorretti e antipatici. Ma da dove arrivano?
Non sono nient'altro che la diretta conseguenza proprio dell'atteggiamento del Premier, che da dopo Tangentopoli ha trasformato le trasmissioni tv come luoghi eletti per fare marketing elettorale e per difendersi dalle innumerevoli accuse rivoltegli in vent'anni da magistrati e opposizione.
Durante la sua ultima incursione telefonica, a 'L'Infedele' di Lerner, il conduttore ha risposto alle volgarità del Presidente del consiglio (!) nel modo più ovvio: "Perché invece che telefonare in trasmissione non va davanti ai giudici?".
No. Perché in 15 anni ha modificato a proprio uso e consumo il sistema giuridico della nostra Democrazia, in modo tale da garantirsi una miriade di scappatoie e cavilli legali che gli permettono di dribblare qualsiasi procedimento a suo carico.
Non finirà mai sul banco degli imputati, ma continuerà a difendersi in televisione.
E allora è lì che verrà processato e cadrà sotto gli artigli di quelle iene delle sue puttanelle. Con trasmissioni come 'Drive in' negli anni '80 il cavaliere cominciò a sedurre gli italiani con l'oppiaceo binomio tv e troie.
E proprio quello, come nella migliore rivisitazione della tragedia del Faust in chiave da operetta italiana, segnerà la sua fine.
Solo che per lui, al posto delle monetine che accompagnarono l'uscita di scena del suo creatore Craxi, ci saranno preservativi e pasticche di viagra.
Tranquilli. Il Drive in sta finendo.
Gran bel pezzo Nick.La cosa assurda e che si cerca di far metabolizzare e accettare il tutto, a partire dal servilismo senza confini dei vari masi, signorini, minzolini,fede( tax in minuscolo)alle abitudini allegre e particolari del loro capo.Speriamo veramente che il Drivein stia finendo.
RispondiEliminaio non sarei così ottimista. i processi in tv non lo manderanno certo a casa. e quelli veri non li farà perché ha rimepito il parlamento di servi ricattabili apposta x avere la garanzia di avere sempre la maggioranza, anche x respingere le richieste di rinvio a giudizio dei giudici
RispondiEliminaciao NICK,
RispondiEliminaconcordo pienamente con quanto hai scritto però devo anche dire che se non si parla, non si scrive e non ci si mobilita per modificare il pensiero comune, l'uomo di Arcore, anche presidente del consiglio, sarà sempre al suo posto.
Purtroppo in Parlamento ha i numeri e le opposizioni se non si coalizzano faranno il suo gioco e quello dei suoi sostenitori.
Le occasioni ci sono state ma per motivi vari sono andate perse e questo lo rende ancora piu' sicuro.
Perdurando questa situazione non lo vedremo mai davanti ai giudici ma sempre a dare spiegazioni nei video delle televisioni sue e della cricca che lo sostiene.
Non prendo i considerazione i giornali schierati perchè il loro comportamento è semplicemente scandaloso.
bellissimo fotografia di questa Italia del cacchio, di questi Italiani senza moralità, senza etica pubblica, senza spina dorsale. Che schifo! Ma hai ragione tu, il Drive in sta finendo e il grande manovratore finirà divorato dalla sua creatura, il mostro mediatico con cui ha soggiogato la nostra mediocrità per tanti anni.
RispondiEliminaUna zanzara