Un enorme mostro di cemento che fagociterà i negozi di abbigliamento e calzature della provincia di Lecco. E' questo che vuole la Brianza leghista, paladina delle piccole imprese?
E' questo che vogliono i brianzoli, già tirati per la giacca da un'offerta quantomeno imbarazzante di centri commerciali nel triangolo Lecco-Orio al Serio-Cinisello?
Con quale coraggio si vuole vendere questo ennesimo ecomostro come un'opportunità di sviluppo e promozione del lago e delle montagne lecchesi, mentre invece promette di strozzare una miriade di commercianti e di divenire meta esclusiva di torme di mortidifame che vengono a inquinare un territorio già troppo affollato solo per risparmiare qualche euro per un paio di Levi's?
Per sostenere l'onestà intellettuale di un progetto del genere bisogna proprio avere un cervello da mentecatti e una faccia come il culo.
...a me piace, ci passerò la vecchiaia, e poi se la Provincia dirà di si (e per me dirà di si) si farà...
RispondiEliminaCerto che, a pensarci bene, verranno spesi milioni di euro a Molteno per ciclabili e, tra zona industriale sotto il San Martino, area industriale di Bosisio (sul confine con Molteno), area industriale a Luzzana, outlet (col traffico spaventoso che ne deriverà) forse era meglio regalare una mascherina a testa. Mica uscire in bici...
Ma come Bonacina era contro l'area del MAIS che non è sul territorio di Costa e poi dice si all'outlet.
RispondiEliminaE' vero che ha iniziato il suo predecessore, questo non giustifica la sua posizione.
E' sempre e solo questione di soldi, il comune incassa.
Non ha importanza se nei fine settimana ci saranno code kilometriche in super e strade di collegamento quali, casatese, erbese, ecc. Poca importanza ha se gli abitanti della zona saranno imprigionati dal traffico e ancor peggio dall'inquinamento.
Non parliamo poi di viabilità, in questi anni si sa benissimo come a finire. Si fa il progetto che rimane sulla carta (spendendo soldi) poi non si fa nulla, perchè soldi non ce ne sono e passano anni, anni, anni e anni........