lunedì 26 aprile 2010

Ieri a Molteno la Resistenza. Oggi e domani?

Costretto ad appoggiarmi a Merateonline per immagini e video, stavolta voglio fare i complimenti all'amministrazione comunale e al nostro sindaco per l'ottima organizzazione della manifestazione intercomunale per il ricordo del 65°anniversario della Liberazione dall'occupazione nazi-fascista.
Vedere Molteno addobbata con il tricolore e non con i soliti squallidi festoni delle ricorrenze oratoriane è stato proprio un bello spettacolo.

La Messa, che dire. La si poteva evitare, certo, con buona pace del vicesindaco Chiarella commosso dinnanzi allo stesso palco sul quale da bimbo faceva il chierichetto.
Tuttavia molti partigiani e oppositori della dittatura fascista erano fervidi religiosi e in ogni caso, a Molteno, qualsiasi iniziativa pubblica non può prescindere da atti di riverenza nei confronti dell'autorità del parroco berlusconiano. Altrimenti si viene segati, come è accaduto alla fu festa per Battisti.

Ieri, parroco e giunta ciellin-leghista, tutti uniti davanti a fotografi e telecamere sotto il segno del tricolore. Oggi? La Resistenza non è un'inevitabile annuale rottura di coglioni, utile alle autorità solo a tirarsi a lucido e riempirsi la bocca di belle parole in pubblico.
La Resistenza non è ieri. E' per sempre.

4 commenti:

  1. nel video compare il Casiraghi a piedi...qualche partigiano gli avrà requisito la bicicletta?

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  2. A Lecco, dice ieri il giornale, si pensa di tenere aperti i negozi il 1° maggio.
    A Molteno abbiamo anticipato i tempi...
    Una zanzara resistente

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  3. Ma il Don Carlo non la portava la fascia tricolore????in fondo in fondo anche lui e' Sindaco di Molteno......

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  4. mah, chissà da che parte si sarebbe schierato il nostro don, con le camicie rosse non ce lo vedoper niente... La messa il 25 aprile, come momento centrale dela manifestazione, non mi piace, meno ancora se la dice il don carlo, mister "è ora di mandare a casa i comunisti".
    Continuo a pensare che abbiano fatto bene a fischiare Nava a Lecco, e la Moratti a Milano, ecc. A Nava hanno detto "un fascista non può parlare". Vero, non si deve parlare per forza il 25 aprile, si può anche stare zitti, se hai un passato e un presente come quello di Nava meglio che non ti fai neanche vedere il 25 aprile. Anzi, si deve stare zitti, se fai parte, come Properpio, di un partito che 3 giorni fa ha votato una mozione per cui le correnti all'interno del partito non sono ammesse.
    Allora come fai a parlare di libertà/liberazione il 25 aprile, se il tuo partito fa 'ste cose? Te ne stai zitto, se con la libertà ti ci pulisci il culo 364 giorni l'anno, o per 364 giorni l'anno lecchi il culo a chi c'ha 'sta visione mentecatta di libertà.

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