giovedì 29 aprile 2010

Stralci dei discorsi del 25 aprile

Da Leccoprovincia.it riporto parte degli interventi del sindaco e del parroco domenica 25 aprile.

Sindaco:
"Vorrei focalizzare l’attenzione su un aspetto che ha caratterizzato tutti i partigiani e coloro che si sono opposti al regime. Tutti costoro sono partiti da un senso di responsabilità per dare un paese diverso da quello che stavano subendo. Credo che questo stia venendo meno, e un paese senza senso di responsabilità è un paese che rischia di fallire su tutti i fronti. Sicuramente non sono paragonabili per drammaticità a quelle del passato ma anche oggi ci sono ancora grandi sfide da combattere, una è quella della crisi economica e un’altra è quella ambientale. Quella del 25 aprile è una festa e dimostra che noi italiani siamo in grado di compiere grandissime azioni quindi saremo in grado di venirne fuori. La targa posta in stazione resterà un monumento affinché i ragazzi ricordino tutte le mattine quello che siamo stati e quello che possiamo essere".

Don Carlo:
"Non credevo nella mia vita di provare un momento così forte, forte perché siamo qui tutti uniti. Sulle ceneri di distruzioni e di odi 65 anni fa è stata issata la bandiera della pace e della fratellanza. Adesso la pace è il problema più urgente così come la costruzione di un mondo nuovo. Dobbiamo fare memoria e non dimenticare quanti hanno pagato per i loro ideali".

1 commento:

  1. più retorico e poco sentito di così si muore...
    Comunque, leggevo il diniego di occupazione di suolo pubblico all'associazione Manitese per il 25 aprile.
    Manitese, mica pinco palla, che da sempre si occupa davvero di chi ha bisogno. Manitese, a cui il sindaco ha negato l'autorizzazione "per motivi logistici, legati la rilievo della manifestazione...". Mi informerò, ma dubito che ad associazioni di questo tipo sia mai stata negata l'autorizzazione all'occupazione di suolo pubblico. Nel Comune dove lavoro, a naso, ricordo un solo caso, e si trattava dei testimoni di geova...
    Mica finita qua, l'assurdo è che poi don mauro scrive "resta facoltà della S.V. di richiedere di effettuare tale attività in altra data nei limiti dell'ordinamento e delle leggi in materia". Ma come?! Per fare domanda bisogna rispettare la legge, e il diniego può basarsi per dei generici "motivi logistici"? Bastava mettere Manitese nel posteggio fuori Villa Rosa.
    Gaffe colossale del nostro sindaco, anche perchè qualche bene informato mi ha detto che la raccolta firme pro acqua pubblica è stata sostenuta pure dall'A.N.P.I. (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia).
    Per cui, a voler essere servili, a voler calare le braghe, sul palco, davanti al padrone, si finisce (oltre a fare figure di merda) col buttare a mare i principi democratici più elementari, nel caso specifico calpestati dal nostro sindaco...
    Ma tanto, a parte pochi, a chi gliene fotte?

    RispondiElimina