giovedì 9 settembre 2010

Cara Italia, lo sai qual è il problema?

Questa mattina nella rassegna stampa del mio feed-reader mi è comparso un articolo molto interessante di Marcello Veneziani, firma di punta del Giornale.
Si intitola "Siamo monarchici. E ci piace Re Silvio" e offre lo spunto per alcune riflessioni sul nostro Paese e su noi italiani.
Premetto che sono ormai alcuni anni che vado predicando con gli amici che ormai non ha più senso parlare di sinistra o di destra. Con il prepotente atto di forza della Lega che ha rovesciato gli equilibri della destra a favore delle proprie istanze secessioniste antirepubblicane, e il via libera dato da questa a Berlusconi per aggiustarsi le leggi in modo da garantirsi la totale impunità su corruzioni e legami mafiosi passati, presenti e futuri, il tavolo della politica italiana ha abbandonato i problemi del Paese reale, e si è spostato totalmente su quelli del Paese istituzionale. E' un vero e proprio attacco alla Repubblica.
Una Repubblica nata dalla lotta ai totalitarismi (comunismo compreso) e cresciuta a fatica tra scontri sociali anche aspri e luttuosi, mai dimenticando i valori della millenaria cultura umanistica, i migliori precetti della tradizione solidaristica cristiana e il senso civico del socialismo. In quel Paese reale, i cittadini, i lavoratori e gli imprenditori avevano un ruolo politico.

Ora, con la paralisi istituzionale dovuta proprio a questo scontro tra repubblicani e antirepubblicani, il Paese reale è totalmente abbandonato a se stesso. Alle sue paure, ai suoi egoismi. Libero di richiudersi sul proprio menefreghismo e atrofizzarsi intorno alle proprie piccinerie. Qua sta la forza di Berlusconi: il riuscire a farsi grande delle nostre piccinerie.

Il Premier è un monumentale esempio di come nella vita si può avere successo facendosi gli affari propri e infischiandosene bellamente della cosa pubblica. Tutto ciò che non è suo - amici, colleghi, compagni di partito, cortigiani, cicisbei, nani e ballerine d'allevamento - non è degno di appartenere al suo Paese di plastica.

E allora, prendendo spunto da Veneziani, facciamo un passo oltre, e capiamo che la questione non sta nell'eterno dualismo monarchia o repubblica, fascismo o democrazia. Anche il delirio fascista anteponeva a qualsiasi possibile interesse del Duce un progetto di società virtuosa.
Berlusconi e il berlusconismo, invece, demolendo il concetto di dialettica tra le forze interne a una società, distruggono anche la ragione stessa per la quale il vivere civile ha un senso. Muore l'elettore, conta solo il consumatore. Morte civile a chi non consuma. Stiamo tornando a uno stato di natura grottesco, in cui i supereroi sono quelli che fottono il prossimo e gli fanno pure le corna. E torme di menefreghisti, di affaristi e marckettari pronti ad acclamarli.

Nel mio stato no. I supereroi sono maestre, medici, imprenditori, ricercatori, operatori ecologici, giornalisti e assistenti sociali che ogni giorno si alzano dal letto e vanno al lavoro con la voglia di fare qualcosa di utile per se stessi e per gli altri.
Governi la destra o la sinistra, se resto indietro io tu dai una mano a me, se resti indietro tu io la do a te, nel rispetto delle leggi, dell'ambiente e delle persone che ci circondano. E' questo il senso civico che la nostra cara Italia, forse, non hai mai davvero avuto e sul quale il berlusconismo sta sigillando una pietra tombale.



7 commenti:

  1. Bravissimo!
    Concordo con la tua analisi. Siamo stufi di questa politica di plastica.
    Posso solo aggiungere "muoia sansone e tutti i filistei"....

    solo una pacifica rivoluzione delle idee potrà cambiare questa situazione

    quindi ragazzi, smettiamo di fare la maggioranza silenziosa e diamoci da fare.

    Una zanzara idealista

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  2. parole sante. io sono di destra ma oggigiorno una persona minimamente colta e informata non può sostenere Berlusconi, a meno che si sia oppurtunisti e superficiali oppure lo si faccia per una stupida fede

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  3. condivido in pieno. ottimo articolo

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  4. ti incazzi con proserpio che censura e poi censuri me, solo perchè esprimo una mia personale opinione sul berlusconismo!!
    Sui blog si esprimono opinioni personali più o meno colorite e colorate, e quando si esprimono opinioni personali, e non fatti, non devi censurare una mazza.
    Se parlo di tare genetiche è una mia opinione personale, tu e chi vuole rispondete che non siete d'accordo, in modo più o meno colorito e colorato, seno a che serve un blog?!

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  5. Concordo con quanto detto. Ma fino a quando persone giovani e non, casalinghe e pensionati guardano solo rete 4 e canale 5 la fede in Berlusconi non so se diminuisce. Cambiano le regole sempre a sfavore dei piu'deboli, si fa sempre piu' fatica arrivare a fine mese, la colpa è sempre degli altri.Un giorno dicono una cosa il giorno dopo un'altra, smentendo la prima, ma va bene così.

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  6. @ Winnie: ok x le opinioni personali ma da queste bisognerebbe escludere parole come "razza" o "genetica" che hanno sinistri richiami nazisti, anche se so che non è tua intenzione. X me oggi si può essere berluschini solo x cieca ostinata fede, ignoranza, menefreghismo, opportunismo o stupidità. A Lecco non ne sto più avvistando uno...sarà che quando il battello affonda le pantegane scappano...

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