...a lavare via la peste berlusconiana? No, questo è certo. Perché l'Italia, splendida donna vanesia, insicura e piena di contraddizioni, resterà chissà per quanto ancora facile preda del primo corteggiatore che ostenterà sicurezza e le prometterà la luna e un futuro radioso in cambio della fiducia incondizionata sotto lo slogan della politica del fare e del "lasciamolo lavorare". Che, in un ventennio o giù di lì, finisce per trasformarsi inesorabilmente in un ansimante pentimento "buttiamolo giù prima che sfasci il Paese".
Ciò che è certo è che i peggiori istinti e le più egoistiche tentazioni del nostro popolino non saranno più fomentati da Berlusconi e dal fantasma cerebroleso del fu Umberto Bossi, deceduto anni fa in una clinica svizzera, impagliato e trasformato in un burattino storpio. Ma resteranno dentro di noi, in attesa di trovare nuovi leader dai quali nuovamente farsi rappresentare e istituzionalizzare.
Nel frattempo riprendiamoci l'Italia, che troppo a lungo si è distratta da sé tra uno sguardo al Grande Fratello e un orecchio alle sirene dei facili guadagni borsistici.
Riprendiamoci la nostra sovranità, strappandola alla finanza internazionale e riaffidandola a quella saggia politica del risparmio dei nostri genitori, che consente oggi ai giovani di avere un tetto sopra la testa e di non finire sotto ai ponti.
Ricominciamo a pensare al plurale, rimettiamo la Repubblica e l'ambiente al centro della nostra vita e confiniamo definitivamente la Secessione ai discorsi da festa della birra del venerdì sera al suon di rutti, scoregge e "Senti che puzza, scappano anche i cani...".
Hanno trasformato il cittadino in consumatore timoroso e ipocondriaco.
Ora tocca a noi riprenderci la cittadinanza, ridiventare italiani, aprendoci al mondo valorizzando al contempo le nostre preziose peculiarità territoriali, decidendo che cosa consumare e cosa scartare come superfluo e bollare come patacca.
Berlusconi è stata la più grande patacca della nostra storia nazionale.
Ce ne è voluta di acqua, ma alla fine anche questa si sta squagliando. Forza Italia.
da I Promessi Sposi
"Ma quanto più schietto e intero sarebbe stato questo sentimento, se Renzo avesse potuto indovinare quel che si vide pochi giorni dopo: che quell'acqua portava via il contagio; che, dopo quella, il lazzeretto, se non era per restituire ai viventi tutti i viventi che conteneva, almeno non n'avrebbe più ingoiati altri; che, tra una settimana, si vedrebbero riaperti usci e botteghe, non si parlerebbe quasi più che di quarantina; e della peste non rimarrebbe se non qualche resticciolo qua e là; quello strascico che un tal flagello lasciava sempre dietro a sé per qualche tempo."
..però se il dopo è quel bocio di culo di alfano...c'hai voglia
RispondiEliminaciao NICK,
RispondiEliminaritorno alla grande.
Auguriamoci che sia finalmente sorto un nuovo giorno ad illuminare il cammino della nostra ITALIA che ha bisogno di un programma e di una squadra che lo porti avanti piu' che di un leader che diventi un novello BERLUSCONI.
Winnie, un buco di culo è indispensabile per chiunque, Alfano invece lo è solo x Berlusconi. E di stronzate ne fa ancora di più che non il didietro di una vacca colitica. Napolitano non lo permetterà. Questa è davvero la fine.
RispondiEliminaP.S. Proserpio starà già lucidando la Saltafoss.
ciao NICK,
RispondiEliminasperiamo che l'acquazzone sia bastato!