martedì 8 novembre 2011

Basterà qualche acquazzone

...a lavare via la peste berlusconiana? No, questo è certo. Perché l'Italia, splendida donna vanesia, insicura e piena di contraddizioni, resterà chissà per quanto ancora facile preda del primo corteggiatore che ostenterà sicurezza e le prometterà la luna e un futuro radioso in cambio della fiducia incondizionata sotto lo slogan della politica del fare e del "lasciamolo lavorare". Che, in un ventennio o giù di lì, finisce per trasformarsi inesorabilmente in un ansimante pentimento "buttiamolo giù prima che sfasci il Paese".
Ciò che è certo è che i peggiori istinti e le più egoistiche tentazioni del nostro popolino non saranno più fomentati da Berlusconi e dal fantasma cerebroleso del fu Umberto Bossi, deceduto anni fa in una clinica svizzera, impagliato e trasformato in un burattino storpio. Ma resteranno dentro di noi, in attesa di trovare nuovi leader dai quali nuovamente farsi rappresentare e istituzionalizzare.

Nel frattempo riprendiamoci l'Italia, che troppo a lungo si è distratta da sé tra uno sguardo al Grande Fratello e un orecchio alle sirene dei facili guadagni borsistici.
Riprendiamoci la nostra sovranità, strappandola alla finanza internazionale e riaffidandola a quella saggia politica del risparmio dei nostri genitori, che consente oggi ai giovani di avere un tetto sopra la testa e di non finire sotto ai ponti.
Ricominciamo a pensare al plurale, rimettiamo la Repubblica e l'ambiente al centro della nostra vita e confiniamo definitivamente la Secessione ai discorsi da festa della birra del venerdì sera al suon di rutti, scoregge e "Senti che puzza, scappano anche i cani...".
Hanno trasformato il cittadino in consumatore timoroso e ipocondriaco.
Ora tocca a noi riprenderci la cittadinanza, ridiventare italiani, aprendoci al mondo valorizzando al contempo le nostre preziose peculiarità territoriali, decidendo che cosa consumare e cosa scartare come superfluo e bollare come patacca.
Berlusconi è stata la più grande patacca della nostra storia nazionale.
Ce ne è voluta di acqua, ma alla fine anche questa si sta squagliando. Forza Italia.


da I Promessi Sposi

"Ma quanto più schietto e intero sarebbe stato questo sentimento, se Renzo avesse potuto indovinare quel che si vide pochi giorni dopo: che quell'acqua portava via il contagio; che, dopo quella, il lazzeretto, se non era per restituire ai viventi tutti i viventi che conteneva, almeno non n'avrebbe più ingoiati altri; che, tra una settimana, si vedrebbero riaperti usci e botteghe, non si parlerebbe quasi più che di quarantina; e della peste non rimarrebbe se non qualche resticciolo qua e là; quello strascico che un tal flagello lasciava sempre dietro a sé per qualche tempo."

4 commenti:

  1. ..però se il dopo è quel bocio di culo di alfano...c'hai voglia

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  2. ciao NICK,
    ritorno alla grande.
    Auguriamoci che sia finalmente sorto un nuovo giorno ad illuminare il cammino della nostra ITALIA che ha bisogno di un programma e di una squadra che lo porti avanti piu' che di un leader che diventi un novello BERLUSCONI.

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  3. Winnie, un buco di culo è indispensabile per chiunque, Alfano invece lo è solo x Berlusconi. E di stronzate ne fa ancora di più che non il didietro di una vacca colitica. Napolitano non lo permetterà. Questa è davvero la fine.
    P.S. Proserpio starà già lucidando la Saltafoss.

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  4. ciao NICK,
    speriamo che l'acquazzone sia bastato!

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